Legion

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serie tvLegion

Ispirata alla graphic novel 'Legion' della Marvel. Il trentenne David Haller è un giovane con problemi psichici. Dopo che, durante la sua adolescenza, gli è stata diagnosticata una forma di schizofrenia, ha trascorso la sua vita sotto controllo psichiatrico. Ora, dopo aver tentato il suicidio, è ricoverato presso un istituto specializzato. Qui, conosce un'altra paziente, Sydney, e si innamora di lei. Entrambi si considerano fidanzati, anche se le rispettive fobie impediscono loro di avvicinarsi fisicamente l'uno all'altra. Quando, a un certo punto, ciò avviene, si verificano inaspettati e drammatici eventi.
Questa serie tv fa parte dell'approfondimento 'Tutte le serie tv Marvel'! Vuoi saperne di più?
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Legion
STAGIONI/EPISODI: 3 Stagioni , 27 episodi, conclusa
Durata episodi: 50 min.
Attori principali: Dan Stevens, Rachel Keller, Aubrey Plaza, Jeremie Harris, Amber Midthunder, Bill Irwin, Hamish Linklater, Lauren Tsai, Navid Negahban
Creata da: Noah Hawley
Produttore: Noah Hawley, Jeph Loeb, Lauren Shuler Donner, Simon Kinberg, Jim Chory, Alan Fine, Stan Lee
Produzione: Usa
Genere: Azione, Drama, Sci-fi
Network: FX

Dove vedere in streaming Legion

Prima serie Marvel abbandonata / 3 Settembre 2019 in Legion

Per carità. L’ambientazione sarà anche carina, ma trama e regia sono di una noia mortale. Un gradino sotto Cloak & Dagger, molto inferiore a Luke Cage e al confronto The Gifted pare un capolavoro. Una caratterizzazione dei personaggi ridicola, una macchietta dopo l’altra, si stenta a capire su cosa gli attori riescano a basare la propria recitazione ma poi ci si arriva: fingono; d’altronde è il loro mestiere.

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Legion – Esplorare l’abisso / 25 Giugno 2018 in Legion

Legion è tra le più originali serie ispirate dai fumetti mai realizzate. L’impostazione narrativa a sfondo psichedelico conferisce alla storia un setting unico, peculiare. Grazie all’elemento supernaturale tipico della Marvel le turbe mentali di David (Dan Stevens) acquisiscono un significato totalmente nuovo, si colorano di sfumature misteriose altrimenti incomprensibili.
Egli è un mutante rinchiuso in un manicomio perché affetto da schizofrenia.
La prima stagione introduce i suoi immensi poteri e ci fa entrare in contatto con gli altri protagonisti, mutanti e non. Quello che risulta significativo è il fatto che David stesso sia l’antagonista principale: l’evoluzione del personaggio ci porta a scoprire quelle parti profonde della sua mente che riconosciamo come qualcosa a cui non abbiamo accesso, e che dunque ci spaventa in quanto ignoto.
Solo grazie ad un intimo processo d’elaborazione ci è consentito di accogliere questa oscurità, latente ma sempre presente, che minaccia di emergere e produrre, come per David, estreme conseguenze.

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Geniale psichedelia / 21 Giugno 2018 in Legion

Riprendo la definizione data dopo la prima stagione, perchè dopo la seconda non posso che confermarla.
Diciamo subito che, se non avete apprezzato la complessità di Inception o Eternal Sunshine, se la psichedelia dei Pink Floyd non rientra tra i vostri gusti musicali, se il retrofuturismo kubrickiano non è il vostro stile preferito e se proprio non riuscite a sopportare il mondo onirico lynchiano, lasciate perdere, Legion e lo sguardo allucinato e molto spesso sornione di David Haller, non fanno per voi.
Sì, Legion è dichiaratamente citazionistico, ma allo stesso tempo originalissimo per essere una serie tv. Pur essendo una produzione di intrattenimento, è un prodotto televisivo qualitativamente unico. Elevata la qualità tecnica e molto curato dal punto visivo, ed è proprio alla sperimentazione visiva che è affidato il racconto, che non segue una “trama classica”, ma si sviluppa attraverso mondi onirici, piani astrali e realtà multidimensionali, accompagnata da un sonoro d’altri tempi (sintetizzatore Moog e organo Hammond) e da una scelta musicale azzeccatissima. Per i brani musicali non originali, si riconoscono gruppi quali The Who, The Rolling Stones, Radiohead, Pink Floyd, Jane’s Addiction, e non poteva mancare una versione ri-arrangiata di White Rabbit). Piccola nota a margine, durante un viaggio in auto il protagonista ascolta Domenico Modugno :-).
Non nego che spesso “mi sono perso”, cioè non mi era più chiaro cosa fosse reale e cosa “sogno”, ma questo non è affatto un difetto, credo sia proprio l’obiettivo di Noah Hawley, spiazzare lo spettatore, tenerlo costantemente attaccato alla tv e farlo viaggiare, assieme ai progonisti, nell’allucinante mente di David.
Niente paura, alla fine tutte le “scatole” vengono ricollocate al loro posto… o forse no 🙂
Naturalmente per rendere la serie un ottimo prodotto, è necessario che anche il cast sia all’altezza, e qui non c’è nulla da eccepire. Dan Stevens (David Haller) è fantastico, riesce ad intepretare e a dare vita ad un personaggio non facile e dalle molteplici sfaccettature rese ottimamente dalle espressioni facciali dell’attore. Aubrey Plaza (Lenny Busker) è superba, il suo personaggio ha continui cambi di umore resi evidenti da una mimica corporea veramente unica.
In definitiva anche il cast recita al meglio per rendere il prodotto accattivante dal punto di vista visivo, e ci riesce benissimo.

Legion rientra senza ombra di dubbio tra quei prodotti che piacciono o non piacciono, non ci sono vie di mezzo, e quindi, visto l’investimento economico, non so quale possa essere il suo destino. Pare che la terza stagione sia stata confermata, resta da capire se per chiudere o per continuare!

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Labirintica ragione / 6 Aprile 2017 in Legion

Psichedelico, onirico, surreale, Legion, trasposto dai fumetti Marvel al piccolo schermo, grazie al genio e all’audacia di Noah Hawley, rappresenta lo slancio avveniristico e originale verso un nuovo tipo di prodotto televisivo. Uno svariato approccio al genere ( quello supereroistico ) che si delinea come una sorta di mitopoiesi dello stesso, pur avendo una sua genesi cartacea.
In Legion fabula ed intreccio, realtà e finzione, si confondono, senza però eluderne i dettami. Difatti, la trama orizzontale, ginepraio di stimoli, informazioni e ricordi, riesce a seguire un ideale tragitto, senza perdersi fra le sue vorticose spirali.
Il cast è ottimo, come il comparto sonoro ( splendidi i rifacimenti di sinfonie e canzoni ), e riesce a dare vita a personaggi estremamente bizzarri, dotati di un forte carisma.
Una serie che si districa nei meandri oscuri del pensiero, tra i dedali della mente e gli anfratti della ragione.

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