La Guerra degli Italiani

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Con La guerra degli italiani l'Istituto Luce ha prodotto un documentario che ha un valore sia sotto l'aspetto storico che cinematografico. L'idea vincente di Leonardo Tiberi, (direttore editoriale e commerciale dei documentari dell'istituto Luce) e dello storico Pietro Melograni è stata di ri-raccontare i 60 mesi di guerra degli italiani in 6 ore seguendo il corso del tempo: dall'inizio alla fine, mese dopo mese, episodio dopo episodio. Ne viene fuori una cronaca straordinaria. L'abbinamento delle immagini girate dagli operatori del luce (con quelle a colori realizzate dagli operatori americani), dei testi puntuali di analisi di Melograni. e delle fonti dell'epoca (giornali, il diario di Ciano e di altri gerarchi) restituiscono quello che è spesso assente dai libri di storia: la partecipazione virtuale all'evento, l'incertezza delle giornate, la velocità degli avvenimenti e la ripetuta e accresciuta incapacità da parte di Mussolini e di Hitler di gestire la guerra. Il disordine psicologico, il bisticcio continuo. Quasi tutto già saputo. Ma come in un buon film la storia non è tutto, ci sono i dettagli, i volti dei personaggi, frasi ripetute che mutano di effetto come quel. Il vinceremo di Mussolini del giugno 1940 nell'esultanza del popolo raccolto convinto di una guerra formalità e il Vinceremo che annuncia due anni dopo l'entrata in guerra degli Stati uniti accolto dal silenzio. Ci sono cose che si raccontano con difficoltà e che questo documentario permette di vedere. Il cambiamento nei volti degli italiani, mese dopo mese. Prima indifferenti protetti da una vita tutto sommato poco mutata. Poi le notizie di parenti e amici dal fronte. La guerra è lontana fino ai primi bombardamenti, fino a quando non cominciano i razionamenti. E i volti cambiano, cambia l'aspetto delle città, cambiano i vestiti. Cambiano i volti dei leader, la spavalderia lascia luogo alla paura. Più il tunnel si fa stretto, senza uscite, più l'ideologia del fascismo si scioglie come fosse stata fatta di niente, tritata tra la pazzia hitleriana e la realtà di una guerra che non si sarebbe mai potuto vincere. E' impressionante la progressione, la scansione dei tempi, aiutata da un commento sonoro efficace e martellante, anche se a tratti eccessivamente presente. Nel cinema i tempi della narrazione sono tutto, ed è proprio questa dimensione temporale che fa di La guerra degli italiani un documentario unico, il migliore che l'Istituto Luce abbia mai realizzato sino ad ora. Superiore agli stessi Cinegiornali di guerra che raggruppando i materiali per temi hanno un minore impatto, e migliore della versione televisiva che spessa questo ritmo con intrusioni altre, rovinando il ritmo.

Genere: Documentario
Network: , Documentary,

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