I Dieci Comandamenti

L'attore toscano di nuovo sul piccolo schermo. Dopo la costituzione rivisita il decalogo biblico. E scherza: «Chissà che Renzi dopo il Jobs Act non riveda pure i Comandamenti» «In Italia non solo non c'è lavoro, non c'è più nemmeno la parola lavoro, non si usa più, ora si dice job . Stanno cambiando pure la Costituzione e quindi mi devo sbrigare a fare lo spettacolo dedicato ai Dieci Comandamenti, prima che cambino pure questi». Un Roberto Benigni in gran forma ha presentato a Viale Mazzini lo show che il 15 e 16 dicembre andrà in onda su Raiuno. Un incontro con la stampa preparato dalla Rai come un evento, con il comico toscano che ben volentieri si presa. «Dopo la Divina commedia e la Costituzione punto ancora più in alto. Per non montarmi la testa l’anno prossimo farò l’esegesi dei sette nani, ho certe notizie su Brontolo...». In realtà l’anno prossimo ha in progetto di tornare al cinema: «Ho un grande desiderio di fare cinema. Siamo nella fase del soggetto. Tv e cinema sono così vicini ma molto distanti sulla forma.L e serie tv hanno uno stile nuovo che da modo a tutto cast tecnico e letterario di esprimere al meglio. Il cinema resta un’altra cosa dominata dalla legge aurea di un racconto entro le due ore due ore e un quarto. La tv è l’opposto del cinema e io le amo entrambe.

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