Non male / 29 Settembre 2013 in Danganronpa

La storia si basa su un gruppo di studenti rinchiuso nel proprio liceo e costretto a partecipare a uno spietato gioco di sopravvivenza. Le regole sono molto semplici: ogni studente ha l’obiettivo di eliminare i suoi compagni. L’ultimo che resterà in vita potrà diplomarsi e abbandonare la struttura.
Premessa doverosa: quest’anime è tratto da una serie di videogames per PSP a cui io purtroppo non ho avuto modo di giocarci (cercherò di rimediare in futuro). La mia opinione quindi è legata strettamente all’anime in sé e non si basa sul confronto con la controparte videoludica.
Nonostante non sia un capolavoro, Danganronpa è stato, tutto sommato, piacevole da visionare. La trama si basa sul classico schema del survival game e vanta la presenza numerosi personaggi, tutti dotati di una personalità perlopiù stereotipata o comunque legata alla loro caratteristica peculiare (abbiamo infatti il teppista, lo sportivo, il ragazzo intelligente munito di occhiali, quello che segue rigidamente le regole, la ragazza gothic, l’idol e così via). Questi personaggi sono surreali, hanno personalità estremizzate all’inverosimile. Ma si può dire, in fin dei conti, che il surrealismo è un po’ la caratteristica principale di Danganronpa. L’ambiente, le situazioni, tutto in quest’anime è avvolto da un’ondata di assurdità e di follia, che ne fa un anime leggero, in grado di intrattenere discretamente.
Fra le cose che mi hanno fatto storcere il naso indico principalmente le fasi di investigazione, costante della serie insieme ai fantomatici processi di classe, e la risoluzione di alcuni casi. Le fasi di investigazione il più delle volte si svolgono in maniera troppo frettolosa, mentre la risoluzione di alcuni casi l’ho trovata a volte estremamente banale o comunque molto forzata. Cosa che per fortuna non si mantiene costante per tutta la serie, lasciando spazio ad alcune risoluzioni piene di colpi di scena che riescono a rendere la parte dei processi di classe forse la più entusiasmante di tutta la storia.
Piccola nota di merito per le animazioni delle esecuzioni, che ho trovato molto carine.

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