Recensione su The Illusionist - L'illusionista

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love story / 19 Maggio 2011 in The Illusionist - L'illusionista

Diciamo che è una storia d’amore, punto. E’ fatto bene, ha dei buoni attori, ma si inventa una trama esagerata per raccontare una storia d’amore pure un po’ scontata. Insomma lei ricca, lui povero ma talentuoso, l’altro potenete etc. un po’ trito, ma se questa era la storia, perchè infognarsi in una rivoluzione, nel rapporto nobiltà/corona popolino/borghesia, e quindi perchè i protagonisti devono divenire anche i giustizieri, i portatori di una etica egualitaria e farsi paladini dei poveri? Scontrandosi poi con la realtà storica, leopoldo non esiste, cosa sarebbe? Una rivisitazione di Rodolfo d’asburgo, suicida per altri motivi e assurto a simbolo della liberazione dalle costrizioni paterne, dagli obblighi dinastici e dalle logiche di potere?
L’idea vincente, se una ce ne è, è non spiegare nulla dei numeri dell’illusionista, anche perchè nulla avrebbero potuto spiegare effettivamente di giochi ricreati al computer…e quindi evitano il ridicolo.

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