Recensione su The Hateful Eight

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Tarantino. / 3 Dicembre 2016 in The Hateful Eight

Quando il nome vende fama, incassi e votazioni.
Basta il nome, di solito, per attirare gli sguardi della gente o della critica.
In questo caso però, mio umile pensiero, ci troviamo davanti ad un western assolutamente sotto tono condito con qualche buona prova degli attori e niente più.
Adoro i film western, ma spesso la domanda cruciale che mi sono posto guardando questo lungometraggio è stato: perchè?
Perchè tirare avanti cosi tanto una storia che, salvo qualche momento, non è mai decollata? Perchè, vista la carneficina su cui si basa il film, mantenere in vita superstici scioccamente presenti solo per aggiungere ancora venti minuti al film?
Poco da raccontare, la curiosità di inizio trama viene presto stravolta da un susseguirsi di non- sense senza apparente motivo.
Il film tuttavia non è girato male e i dialoghi, come i costumi, la fotografia e la caratterizzazione di alcuni personaggi riesce a salvare il salvabile.
Alcuni parlando di questo film l’ hanno apostrofato come un capolavoro…
se non fosse stato di Tarantino avreste pensato lo stesso?
Esistono infiniti western migliori.

2 commenti

  1. Davide / 20 Aprile 2020

    Assolutamente. Onestamente non mi frega una mazza del marchio Tarantino. Se un film mi piace mi piace, se mi fa c***re mi fa c***re. Che sia Tarantino o David Lynch non mi faccio intimorire dal nome del regista ed esprimo la mia opinione a riguardo. A prima visione mi è piaciuto, a seconda a distanza di un anno l’ho adorato. C’era una volta a Hollywood non mi è piaciuto per niente.
    Di David Lynch potrei dirne di tutti i colori non temo il giudizio degli intellettuali cinefili.
    Comunque si, è vero che certa gente ragiona per partito preso e basta che vedano nomi come Tarantino o Lynch gridano al capolavoro anche se questi si riprendessero mentre stanno seduti sul water.

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