Recensione su Quinto potere

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Il commercio delle illusioni / 26 Giugno 2014 in Quinto potere

Geniale, a suo modo poetica e distruttiva visione del mondo dell’immagine da parte di Sidney Lumet. L’amore non riesce a circolare in un ambiente vacuo, condannato a soffrire per la sua freddezza, ogni emozione, ogni passione ideale, religiosa, ogni valore viene stravolto, gestito, modellato a piacere e ridotto a indici e percentuali.
Cast fantastico, nel quale spiccano il “pazzo profeta dell’etere” Peter Finch e soprattutto il rude flemmatico William Holden, uno sguardo che trapassa l’inquadratura.
Si nota un linguaggio singolarmente ricercato nei dialoghi, ampolloso perfino negli scambi di battute veloci, ma sospetto sia una infiorettatura del doppiaggio.
Finale reciso e spietato, forse un po’ troppo sopra le righe ma efficace.

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