Recensione su Quel fantastico peggior anno della mia vita

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. / 26 Novembre 2015 in Quel fantastico peggior anno della mia vita

Sundance movie con tutti i crismi, influenzato da innumerevoli altri lavori e registi (da Gondry ad Anderson a The Fault in Our Stars di cui questo potrebbe essere il cugino meno sdolcinato) Me and Earl and Dying Girl è la storia di un trio di amici casuali, accomunati da ben poco ma comunque legati, che affrontano la malattia di uno dei 3 a colpi di creatività. Ed è proprio questo uno degli aspetti meglio riusciti del film: le soluzioni e le idee fantasiose, che siano dell’uno o dell’altro protagonista, sono piccole perle ben riuscite (i video dei film sono adorabili ) e danno davvero un’anima alla pellicola. La storia in sè e per sè non è caratterizzata da forti ventate di innovazione ma è narrata tanto carinamente, con un buon numero di citazioni impossibili da non apprezzare e attori tutti bravi e credibili. Musiche bellissime di Brian Eno. Leggermente criticabile una precisa scelta di narrazione che balla precariamente sul ciglio del trucchetto strappalacrime, ingiustificabile pure se si accetta di stare al gioco del metacinema. In ogni caso le lacrime abbondano ma il finale è intelligente nel non sbilanciarsi quel tanto in più che avrebbe reso la storia troppo inverosimile, troppo buonista. Rimane, nel suo genere, uno dei film meglio riusciti.

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