Recensione su L'imbalsamatore

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29 Dicembre 2012

Allo zoo Valerio, ragazzo alto e bello, conosce Peppino Profeta, un imbalsamatore dalle conoscenze e della abitudini discutibili. Tra i due nasce un rapporto di amicizia e di lavoro, che viene minato dall’entrata di Debora nella vita del ragazzo, durante un viaggio a Cremona dei due.

Il primo film di Matteo Garrone si presenta come un “noir mediterraneo”, nel quale gioca un ruolo fondamentale il personaggio dell’imbalsamatore e delle sue ambiguità, sia nel rapporto con il ragazzo che con i suoi clienti, in particolare con la camorra. Si oscilla tra punti bui e morti, e sentimenti che vanno dall’angoscia alla confusione, portandoci a non prendere una vera e propria presa di posizione nei confronti dei due protagonisti.

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