Recensione su La Vita è Sogno

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Dazed and confused / 23 Agosto 2016 in La Vita è Sogno

Amo il cinema di Linklater, tutto un’antologia del dialogo libero, qualche inquadratura che sembra quasi incompiuta, insomma un taglio volutamente grezzo e libero che insieme al colore sgargiante dà una vitalità incredibile al film. Qui siamo nel vortice degli anni Settanta, tra birre e spinelli, con una colonna sonora da leccarsi i baffi; alcune scene in auto notturne richiamano alla mente American Graffiti di Lucas (in quel caso erano i 60’s). Memorabili i giovanissimi Affleck, Cochrane, Goldberg (ve lo ricordate il nuovo coinquilino psicopatico di Chandler Bing?) e McConaughey. Perla del cinema fattone, lisergico e totalmente rilassato, peccato per il doppiaggio sciapo di alcuni personaggi.

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