Recensione su Django Unchained

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La “D” non si pronuncia … / 29 Gennaio 2013 in Django Unchained

Un western atipico che ammicca volutamente (a cominciare dal titolo) a quello più tradizionale, nel quale si possono cogliere accenni a diverse famose pellicole italiane del passato ed in cui si trova di tutto (comicissima la ridicolizzante sequenza sul Ku Klux Klan e piuttosto divertente il cameo di Franco Nero che fa sillabare a Django la grafia del proprio nome ) prima dello scoppiettante (in tutti i sensi…) e liberatorio gran finale .
Personalmente l’ho guardato senza pormi troppe domande , come se si fosse trattato di un appassionante e lungo videogioco (quasi tre ore che però trascorrono senza accorgersene e questo è di per se un gran merito ) e forse proprio per questo mi è piaciuto . Probabilmente non verrà mai annoverato fra quelli più memorabili della storia del cinema , ma è un film che si fa certamente apprezzare anche in virtù di una splendida fotografia , di alcune bellissime inquadrature oltre che per un’azzeccata colonna sonora .
Sono convinto che Tarantino , che si è ritagliato anche una particina verso il finale, si sia divertito un sacco a girarlo e con lui si siano divertiti anche i componenti del ricco cast , con Waltz e Di Caprio a svettare su tutti , e nel quale ho faticato un po’ prima di riconoscere il peraltro sempre ottimo Samuel L. Jackson.

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