Recensione su A Serious Man

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Sprofondare nel Caos / 21 Settembre 2015 in A Serious Man

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Larry Gopnik è un insegnante di matematica ebreo, la cui vita è destinata a sprofondare lentamente nel Caos più assoluto. La moglie lo tradisce con il sempre retto e gentile Sy Abelman (che si rivelerà una canaglia), il resto della famiglia lo tratta con sufficienza, è vittima di un ricatto da parte di un suo studente e i problemi economici lo attanagliano sempre di più.
Da bravo matematico Larry è un uomo “serio”, concreto, che necessita di una soluzione certa per ogni suo problema, peccato che il mondo che ha attorno pare essere dominato dal Caos e le persone che lo circondano sembrano perfettamente a loro agio con tutto questo. Ecco quindi che nemmeno i colloqui con alcuni rabbini della zona saranno in grado di placare le sue perplessità, finendo per generare ulteriori problemi e nevrosi (che non lo lasceranno in pace nemmeno durante il sonno).
I Coen mettono in piedi la storia di un uomo normale, un uomo buono, forse un uomo medio, che però non è più in grado di vivere serenamente, perché il contesto che lo circonda è assolutamente surreale ed è costretto quotidianamente a mandar giù rospi senza essere in grado di ribellarsi.
Il finale è la ciliegina sulla torta. Nel momento in cui alcuni suoi problemi sembrano risolversi (la moglie sembra tornare a provare affetto nei suoi confronti e la nomina ad insegnante di ruolo sembra confermata) il Caos/indeterminazione torna a colpire, e così Larry riceve una telefonata dal proprio dottore che lascia presagire qualcosa di brutto. Bellissima l’immagine finale del tornado che si avvicina minaccioso, quasi a voler ricordare come i disastri siano sempre dietro l’angolo e la serenità sia ottenibile solo per brevissimi periodi di tempo.
Un film pesante, angosciante, capace di generare un senso di disagio e di impotenza incredibile nello spettatore.

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