X-Men: le origini - Wolverine

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X-Men: le origini - Wolverine

Dai fumetti Marvel. Spin off sulle origini di Wolverine, membro degli X-Men, alle prese con la vendetta per l'assassino della sua amata Volpe D'Argento.
Questo film fa parte dell''Universo Marvel'! Vuoi saperne di più?
Anonimo ha scritto questa trama

Titolo Originale: X-Men Origins: Wolverine
Attori principali: Hugh Jackman, Liev Schreiber, Danny Huston, Lynn Collins, Kevin Durand, Dominic Monaghan, Taylor Kitsch, Daniel Henney, Ryan Reynolds, Will.i.am, Tim Pocock, Julia Blake, Max Cullen, Troye Sivan, Michael-James Olsen, Peter O'Brien, Aaron Jeffery, Alice Parkinson, Philip A. Patterson, Anthony Gee, Adelaide Clemens, Karl Beattie, Tom O'Sullivan, Myles Pollard, Stephen Anderton, Chris Sadrinna, Septimus Caton, Matthew Dale, Nathin Art Butler, Peter Barry, David Ritchie, Asher Keddie, Socratis Otto, Stephen Leeder, James D. Dever, Martin Obuga, Rita Affua Connell, John Shrimpton, Henry Browne, Tahyna MacManus, Daniel Negreanu, Alexandra Davies, Don Battee, Evan Sturrock, Rob Flanagan, Hakeem Kae-Kazim, Alison Araya, Eric Breker, Eileen Bui, Adrian G. Griffiths, Byron Chief-Moon, Mike Dopud, Beatrice King, Kanako Takegishi, Panou, Johnson Phan, Elizabeth Thai, Jade Tang, Joelle Tang, Scott Adkins, Warwick Young, Dennis Kreusler, Patrick Stewart, Mostra tutti

Regia: Gavin Hood
Sceneggiatura/Autore: David Benioff, Skip Woods
Colonna sonora: Harry Gregson-Williams
Fotografia: Donald McAlpine
Produttore: Hugh Jackman, Lauren Shuler Donner, Stan Lee, Avi Arad, Richard Donner, John Palermo, Ralph Winter, Bryan Singer
Produzione: Usa
Genere: Azione, Thriller, Fantascienza, Fantasy, Supereroi, Supereroi
Durata: 107 minuti

Dove vedere in streaming X-Men: le origini - Wolverine

Spin-off / Prequel sul mutante più forte e più amato / 14 Ottobre 2018 in X-Men: le origini - Wolverine

“X-Men le origini: Wolverine” è un film spettacolare, forse uno dei migliori di tutta la saga. Interamente dedicato a Wolverine, la feroce macchina da guerra dagli artigli di adamantio, il film è un concentrato di azione mozzafiato e di effetti speciali da urlo! Superba l’interpretazione di Hugh Jackman, che regala al suo personaggio una ferocia e una brutalità mai vista prima. Da vedere assolutamente!

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Un capitolo inutile / 4 Agosto 2016 in X-Men: le origini - Wolverine

Il quarto film degli X-Men è un prequel/spin-off su Wolverine. Ovviamente ci si aspettava chissà cosa, ma, alla fine, l’unica cosa che resta impressa è la performance di Hugh Jackman proprio nei panni del protagonista. Per il resto è un film veramente dimenticabile, con la storia di quanto successo prima a Wolverine di entrare negli X-Men che è tutt’altro che memorabile, anzi. Troppe scene e personaggi buttati a caso, un vero peccato. La serie comunque si rifarà alla grande. Nel cast figurano vari volti noti, come Schrieber, Kitsch, il cantante Will I Am e Reynolds, che ritroveremo in quest’ambito, anche lui molto meglio, più avanti.

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da vedere! / 30 Maggio 2015 in X-Men: le origini - Wolverine

come già detto.. i difetti sono solo le incongruenze col fumetto! da vedere assolutamente!

quello che mi aspettavo / 10 Luglio 2014 in X-Men: le origini - Wolverine

Azione … fantascienza ed effetti speciali

Sono il migliore nei film che faccio. Ma i film che faccio non sono belli. / 27 Maggio 2013 in X-Men: le origini - Wolverine

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel creato nel 1974 da Len Wein e Herb Trimpe.

Uscito nel 2009 con protagonista ancora Wolverine che interpreta Hugh Jackman che interpreta Wolverine, questo film è un’opera scontata e senza sostanza, che poteva avere alcuni spunti interessanti purtroppo affossati dall’eccessiva dose di azione, troppo presente a scapito di tutto il resto. Quello che funziona nei fumetti, ossia un protagonista rabbioso come un automobilista in coda e inarrestabile, perennemente impegnato in combattimenti furibondi, non funziona sullo schermo: il risultato è infatti una pellicola troppo ripetitiva, senza personalità e mancante di un’ossatura non solo non adamantina, ma neanche passabile.

La regia è di Gavin Hood, diventato relativamente famoso agli addetti ai lavori (non al grande e ignorante pubblico, ovviamente) per Il suo nome è Tsotsi, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 2006. Probabilmente il blockbuster fumettoso non è il suo pane, visto che già dai primi minuti decide di schiacciare il pedale sull’acceleratore e chi si è visto si è visto, senza “abituare” lo spettatore a ciò a cui sta assistendo. Le riprese sono molto (troppo) frenetiche, talvolta con scelte di angolazione non ben comprensibili, e la fotografia di Donald McAlpine non lo aiuta, risultando a volte troppo scura e a volte troppo satura in maniera repentina e quasi fastidiosa, facendo venire il sospetto che si sia guastato il contrasto della tv. Nonostante la regia non sia un granché, la vera kryptonite di questo film (pardon, sbagliato supereroe) è la sceneggiatura, o quello che qui viene erroneamente considerata tale. Opera di Skip Woods e del futuro sceneggiatore de Il Trono di Spade David Manioff, essa è praticamente inesistente e avrebbero potuto riassumerla in un corto da 10 minuti invece che in un lungometraggio da 100. Per chi ha esperienza nel settore, ricorda molto la modalità “Storia” dei videogiochi picchiaduro: il protagonista fa un combattimento, poi c’è un filmato o un breve intermezzo che lo porta ad avere un altro combattimento e via così ripetendo questi passaggi fino alla fine.

Non avendo uno script, anche le performance degli attori ne risentono. Jackman essendo fisicamente pompato e molto affine al personaggio porta a casa la proverbiale pagnotta, facendo quasi dimenticare allo spettatore di essere un attore che interpreta un ruolo (da qui la mia battuta alla prima riga), mentre sugli altri non c’è moltissimo da dire. Sabretooth è Liev Schreiber, che forse dovrebbe ritornare dietro la macchina da presa, cosa che ha fatto con successo con Ogni cosa è illuminata nel 2005 e che guadagna punti grazie al buon doppiaggio di Pino Insegno. Danny Huston, figlio di John e fratello di Anjelica, è un William Stryker piuttosto scialbo e peggiore rispetto all’interpretazione dello stesso personaggio resa da Brian Cox in X-Men 2. In piccoli ruoli di altri mutanti compaiono l’ex Merry de Il Signore degli Anelli (o l’ex Charlie di Lost, se preferite) Dominic Monaghan, il cantante Will. i. am e Ryan Reynolds, che dà volto a un Deadpool che non c’entra nulla o quasi con la sua versione a fumetti.

È veramente un peccato che un personaggio comunque molto carismatico abbia avuto un così debole film da protagonista. Nonostante questo buco nell’acqua nel 2013 ne uscirà un altro, Wolverine – L’immortale, ambientato in Giappone, che si spera possa strappare almeno la sufficienza.

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