Ralph Spaccatutto

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Ralph Spaccatutto

Ralph Spaccatutto è il cattivo di un videogioco arcade, in cui l'eroe del gioco aggiusta edifici che Ralph distrugge. Volendo dimostrare che può essere un bravo ragazzo e non solo un cattivo, Ralph riesce a sfuggire dal suo mondo.
Andrea ha scritto questa trama

Titolo Originale: Wreck-It Ralph
Attori principali: John C. Reilly, Sarah Silverman, Jack McBrayer, Alan Tudyk, Jane Lynch, Rich Moore, Raymond S. Persi, Mindy Kaling, Jamie Elman, Adam Carolla, Horatio Sanz, Katie Lowes, Kevin Deters, Ed O'Neill, Phil Johnston, Roger Craig Smith, Dennis Haysbert, Edie McClurg, Jess Harnell, Joe Lo Truglio, Rachael Harris, Skylar Astin, Maurice LaMarche, Stefanie Scott, John DiMaggio, Josie Trinidad, Cymbre Walk, Tucker Gilmore, Brandon Scott, Tim Mertens, Gerald C. Rivers, Martin Jarvis, Brian Kesinger, Reuben Langdon, Kyle Hebert, Jamie Sparer Roberts, Ava Acres, Isabella Acres, Bob Bergen, David Boat, Mike Carlsen, Reed Buck, David Cowgill, Jim Cummings, Terri Douglas, Sandy Fox, Eddie Frierson, Earl Ghaffari, Emily Hahn, Jennifer Hale, Daniel Kaz, Dave Kohut, Lauren MacMullan, Mona Marshall, Scott Menville, Laraine Newman, Paul Pape, Lynwood Robinson, Trenton Rogers, Jadon Sand, Kath Soucie, April Stewart, Fred Tatasciore, Jennifer Christine Vera, Elizabeth Daily, Will Deters, Debi Derryberry, Mostra tutti

Regia: Rich Moore
Sceneggiatura/Autore: Jennifer Lee, Phil Johnston
Colonna sonora: Henry Jackman
Produttore: Monica Lago-Kaytis, John Lasseter, Clark Spencer
Produzione: Usa
Genere: Commedia, Fantasy, Famiglia, Animazione
Durata: 101 minuti

Dove vedere in streaming Ralph Spaccatutto

delusione / 14 Febbraio 2020 in Ralph Spaccatutto

Disney oramai fa grande fatica a proporre qualcosa di nuovo, questo Ralph punto tutto sul fattore nostalgia e niente sulla storia in se. A questo punto direi che la parola Classico perde davvero di valore per le nuove produzioni ( ed anche diciamo quelle degli ultimi 15/20 anni)

5 Agosto 2014 in Ralph Spaccatutto

Le mie esperienze in fatto di consolle e videogame sono molto limitate (anche se ho avuto un glorioso Atari 2600 con le cartucce di Pac Man e Donkey Kong), perciò non ho idea di quali e quanti riferimenti in materia il film contenga.
Eppure, mi è piaciuto decisamente e direi che il merito va soprattutto alle tantissime invenzioni visive e alla ricchezza dei dettagli profuse a piene mani.
Rispetto all’ultimo film Disney in CGA visto (mi pare fosse Bolt), ho notato un deciso miglioramento tecnico e mi sono piaciuti anche i vari character design (umani, vari videogiochi. Re Candito sembra il fratello minore del Cappellaio Matto di Alice del ’51).
Narrativamente, niente, assolutamente niente di nuovo sotto il sole, ma la storia funziona e diverte quanto basta.
Irritante, molto, la voce italiana (quella inglese non la conosco) di Vanellope: il personaggio non è particolarmente amabile, a parer mio, e quel doppiaggio non gli giova affatto.

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18 Febbraio 2014 in Ralph Spaccatutto

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ralph Spaccatutto (Wreck-It Ralph), che dà il nome a questo 52° classico Disney, è il cattivo di un videogioco dal titolo Felix Aggiustatutto e che per grafica e concept ricorda molto il vecchio Donkey Kong. Il compito di Ralph è per l’appunto quello di distruggere le finestre di un complesso di appartamenti e gettare detriti sull’eroe della storia, che cercherà di mettere una proverbiale pezza ai suoi disastri grazie all’aiuto di un martello riparatutto: alla fine del livello di gioco gli abitanti riconoscenti salgono sul tetto, caricano di peso Ralph e lo scaraventano giù dal fabbricato.
Inutile dire che una volta spente le luci della sala giochi, quando tutti i videogiochi in pieno modello Toy Story “staccano” dal lavoro, Ralph non è certo l’anima della festa o il più desiderato alle riunioni di condominio a base di torta appena sfornata e lodi sperticate in onore del loro eroe Felix. Nonostante Ralph stia tentando di accettare il proprio ruolo di cattivo recandosi persino a delle riunioni di Antagonisti Anonimi ad un certo punto non ce la fa proprio più e sbrocca. Nel disperato tentativo di vincere una medaglia da eroe per guadagnarsi la stima degli altri abitanti dell’arcade (il meccanismo logico dietro al ragionamento “se arrivo con una medaglia pescata chissà dove sicuramente tutti mi ameranno” continua a sfuggirmi anche a seguito della seconda visione. Ne seguirà eventualmente una terza) si tufferà a capofitto in un gioco tranquillino e ammodo come Hero’s Duty.
Uno spara o muori apocalittico.
Combinato un disastro, fuggirà a bordo di una navetta portandosi dietro un terribile scarafoide, un mostro di inaudita potenza e insolitamente prolifico, fino al mondo di Candy Rush, uno zuccheroso gioco di corse senza esclusione di colpi dove Ralph incontrerà un’altra reietta, Vanellope Von Schnitz, un “glitch” del gioco.
Lì scoprirà i valori dell’amicizia.
Che anche un distruggitore di professione può fare del bene.
Che non è tutta glassa allo zucchero quella che luccica sulla superficie di quel mondo confettoso.
E che come al solito, basta soltanto fare del proprio meglio per farsi accettare per quel che si è. E possibilmente sacrificare la propria vita per difendere il mondo dei videogiochi da un’orda di scarafoidi geneticamente modificati. Dal canto suo il buon Felix e gli altri abitanti del condominio potrebbero imparare qualcosa sull’importanza che riveste anche un antagonista reietto all’interno del loro mondo, e cosa si provi ad essere rifiutati e trattati di pezza. E chissà, strada facendo persino un comandante di ferro in tutina di latex nero Tamora (in originale doppiata da nientepopodimeno che Jane Lynch, l’indimenticabile Sue Silverster di Glee. Chi meglio di lei?) potrebbe riuscire ad addolcirsi un po’ e ad andare contro la sua programmazione originaria…

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Una prova, quella del Disney di questo lungometraggio animato, che mi ha lasciata decisamente insoddisfatta. Ralph Spaccatutto è un film che sembra essere costruito solo sulle innumerevoli, geniali citazioni e che per inserire queste ultime al meglio ci si sia curati poco di bazzecole come trama, costruzione dei personaggi e via discorrendo.
Ammetto che il graffito “Aerith Lives”, insieme ad altri cammei, mi ha uccisa dal ridere, e che i titoli di coda siano a dir poco geniali, ma la storia risulta piuttosto banalotta (anche l’idea dei giochi che prendono vita a luci spente, dopo Toy Story, non è così nuova) e con colpi di scena francamente prevedibili. Se per mezzo film mi parli di questo gioco di nome Turbo-Time e del suo protagonista che roso dalla gelosia cerca di prendere possesso dei giochi altrui è chiaro che non mi sorprenderò di scoprire che la vera identità di Re Candito è – sorpresa! Sorpresa! – proprio quella di Turbo. Un Turbo che riesce tra parentesi a fondersi fisicamente con uno scarafoide già geneticamente modificato di suo pur dovendo in teoria semplicemente morire divorato, essendo al di fuori del suo gioco d’origine.

I personaggi sono a malapena sopportabili, Ralph che non fa che lamentarsi e cambiare idea in continuazione sul suo aiutare o meno la piccola Vanellope, e Vanellope in particolar modo. Non riesco proprio a reggerla, non so se per colpa dell’adattamento italiano o se anche la voce originale sia così fastidiosa, se gli insulti bambocceschi che si rivolgono in continuazione i due protagonisti siano effettivamente così irritanti o sia un adattamento fortunato che hanno appioppato a noi poveri spettatori italiani. Salvo giusto Tamora, e non potrebbe essere altrimenti, geniale dall’inizio alla fine.
Le ambientazioni poi sono decisamente belle (mi sono molto aggradate le esplosioni formate da diet coke e mentos e gli Oreo che marciano davanti al palazzo di Re Candito come le guardie della Strega Cattiva di Oz) ma troppo zuccherose, anche se forse l’idea originaria voleva essere quella (niente male) che anche sotto la patina più bella e dolce si nasconde il marcio e che nulla è come sembra. Un film a conti fatti deludente, ma che merita appieno la sufficienza.

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Nota finale: Per chi se lo stesse chiedendo un Glitch non è semplicemente un bug, ma un errore di programmazione che permette a chi gioca di poter far svolgere ai personaggi azioni (o fargli raggiungere luoghi) altrimenti impraticabili. L’esempio di un Glitch si può vedere per l’appunto alla fine del lungometraggio, quando la bimba che gioca a Candy Rush con Vanellope può farla teletrasportare da un punto all’altro della pista e farle tagliare il traguardo per prima.

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Una fiaba moderna / 21 Ottobre 2013 in Ralph Spaccatutto

Nonostante si basi su un modello fortemente sfruttato negli ultimi anni dalle case produttrici di animazione, ovvero il cattivo-che-poi-tanto-cattivo-non-è (basti pensare ai vari Shrek, Megamind, Cattivissimo Me), Ralph Spaccattutto riesce a mettersi degnamente in mostra in questa categoria particolare. Anche se la storia può apparire come la solita fiabetta buonista e senza nulla di originale, la sceneggiatura convincente e la simpatia del cast di personaggi, in primis Ralph, riescono a lasciare quella piccola aura di soddisfazione una volta terminata la visione del film. Ralph Spaccatutto è un film che riunisce il classicismo Disney ad un contesto moderno (non a caso è ambientato nel mondo dei videogiochi) senza penalizzare l’uno a scapito dell’altro e trovando quindi un’armonia solida ed efficacie.
Forse non sarà un capolavoro, non sarà al pari di tanti altri successi dello studio, ma rimane comunque un film che si fa guardare con estremo piacere.

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Davvero originale, 7! / 22 Luglio 2013 in Ralph Spaccatutto

Una storia molto originale e ben strutturata, anche se spesso prevedibile la Disney ci regala un gioiellino pieno di umanità, speranza e divertimento. Non stiamo parlando dello splendore Pixar del genere “Up” e neanche delle meno riuscite. Qui siamo a qualcosa di piacevole ad alti livelli…in cui qualcuno può anche imparare a vedere se stesso. Sono in molti a cercare di rubare la scena a Ralph: un Felix adorabilissimo e romantico nella sua piccola love-story, o Vanelope che è dolce quanto la Boo di “Monsters & Co.”… ma Ralph resta sempre un eroe, sia con o senza medaglia 🙂
7.

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