Testimone d'accusa

Charles Laughton è stato davvero un grande attore, col physique du rôle e una magnifica dizione biritsh, oggi forse un po’ dimenticato. Qui è nei panni di un simpatico e astuto avvocato che non vuole accettare le limitazioni imposte dal suo stato di salute e accetta un’ ultima causa penale che avrà dei risvolti sorprendenti. Il soggetto alla base del film è infatti un giallo in piena regola firmato Agatha Christie, quindi aspettatevi il finale col botto; ovviamente non spoilero, c’è perfino una scritta nei titoli di coda in cui la produzione chiede al pubblico di non diffondere dettagli sulla trama. Ottime anche le prove di Tyrone Power e la languida Marlene Dietrich, nonchè del seriosissimo avvocato in seconda interpretato da John Williams.

Ecco uno di quei film old style molto stuzzicanti e divertenti da guardare.
Grandissimo, come al solito Laughton, enorme e ansimante. Brava la Dietrich nell’interpretare il prototipo dell’ancora recente nemico, l’odiato tedesco, apparentemente gelido e imperscrutabile. Uno stereotipo che tale non si rivelerà.
Film atipico per Wilder, che ci ha abituati alle commedie (e si vede nei battibecchi dell’avvocato con la propria infermiera).
Nel finale, ovviamente d’obbligo per l’epoca, giustizia è fatta, in maniera molto americana.