Volver

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Volver

Raimunda è una donna dal carattere forte e indipendente che si guadagna da vivere facendo le pulizie all'aeroporto di Madrid. Suo marito, Paco, rimane senza lavoro; una sera, tornando a casa, la donna scopre che sua figlia, Paula, ha ucciso suo padre perché questi ha tentato di violentarla. Raimunda decide allora di far sparire il cadavere del suo compagno e di far credere agli altri che lui se ne sia andato abbandonando la sua famiglia. Tra i vari premi vinti dal film ci sono quelli per la Miglior Sceneggiatura (Pedro Almodóvar) e la Miglior Interpretazione Femminile (Penélope Cruz, Carmen Maura, Lola Dueñas, Chus Lampreave, Yohana Cobo e Blanca Portillo) al Festival di Cannes (2006).
schizoidman ha scritto questa trama

Titolo Originale: Volver
Attori principali: Penélope Cruz, Carmen Maura, Lola Dueñas, Blanca Portillo, Yohana Cobo, Chus Lampreave, Antonio de la Torre, Carlos Blanco, María Isabel Díaz Lago, Neus Sanz, Leandro Rivera, Pepa Aniorte, Yolanda Ramos, Elvira Cuadrupani, María Alfonsa Rosso, Fanny de Castro, Eli Iranzo, Carlos García Cambero, Magdalena Brotto, Isabel Ayúcar, Concha Galán, Mari Franç Torres, Natalia Roig, Agustín Almodóvar, Mila Espiga, Luis Lattanzi, Valeria Vereau, Mostra tutti

Regia: Pedro Almodóvar
Sceneggiatura/Autore: Pedro Almodóvar
Colonna sonora: Alberto Iglesias
Fotografia: José Luis Alcaine
Costumi: Bina Daigeler
Produttore: Esther García, Agustín Almodóvar
Produzione: Spagna
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 121 minuti

Dove vedere in streaming Volver

Volver / 13 Gennaio 2013 in Volver

Brillante melodramma del regista spagnolo che unisce commedia e drammaticità in un’opera potente sotto tutti i punti di vista. Ottima performance del cast interamente femminile, curata l’estetica nel colore e nella ricerca del dettaglio.

il mio primo Almodovar / 11 Aprile 2011 in Volver

Questo è il primo film di Almodovar che ho deciso di guardare. Non ho mai avuto una forte ispirazione per l’opera di Almodovar, ma questo coloratissimo “Volver” mi ha coinvolto fin dalle prime battute. La sceneggiatura è estremamente vera e relistica, sembra una conversazione registrata in strada, in quei borghi piccoli dove tutti sanno tutto di tutti.
Bravissimo anche il cast, tutto al femminile, su cui spicca Penelope Cruz (al 75% è lei il motivo per cui ho voluto vedere il film), che ricorda la Magnani (non per nulla l’attrice italiana appare in una scena nella televisione a casa della sorella della Cruz) e canta come una sirena!
La storia è affascinante e ruota intorno al ritorno (scusate il gioco di parole..) di una madre che sembrava morta ma che morta non è. Non solo, c’è anche il discorso del ritono al paese dalla città, il ritorno ad una tradizione sincera, in cui i rapporti sono diretti ed i legami molto stretti (anche fin troppo forse).
Protagoniste sono 3 generazioni di donne: la figlia piccola, la madre della ragazza (e sua sorella) e la nonna “risorta”. Ognuna cerca qualcosa dall’altra e gli eventi (più o meno infausti) forniscono l’occasione per chiarirsi, e più di tutto, capirsi.

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