The Walk

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The Walk

Nel 1974, il funambolo francese Philippe Petit decide di mettere alla prova le proprie capacità in maniera alquanto estrema: teso un cavo d'acciaio tra le Torri Gemelle di New York, intende percorrere sospeso ad oltre 500 metri d'altezza la notevole distanza che separa i due edifici.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Walk
Attori principali: Joseph Gordon-Levitt, Ben Kingsley, Charlotte Le Bon, James Badge Dale, Clément Sibony, César Domboy, Benedict Samuel, Ben Schwartz, Steve Valentine, Mark Camacho, Sergio Di Zio, Kwasi Songui, Melantha Blackthorne, Jason Blicker, Larry Day, Karl Graboshas, Daniel Harroch, Guillaume Baillargeon, Émilie Leclerc, Mark Trafford, Inka Malovic, Lucas Ramacière, Martin Lefebvre, Philippe Bertrand, Laurence Deschênes, Patricia Tulasne, Jean-Robert Bourdage, Sylvie Lemay, Sasha Dominique, Soleyman Pierini, Jade Kindar-Martin, Patrick Baby, Marie Turgeon, Cat Lemieux, Denis Michaud, Serge Boulianne, Maxime Paradis, Jean-Marie Montbarbut, Vlado Stokanic, Philippe Soucy, Philippe Hartmann, Guido Grasso Jr., Joel Rinzler, Harvey Diamond, Sylvain Landry, Robert D'Alessio, Rosaruby Kagan, Mizinga Mwinga, Harry Strandjofski, Stuart Fink, Doug Price, Yanik Ethier, Vittorio Rossi, Jason Deline, Darrell Lee-Izeard, Kent McQuaid, Adam Bernett, Massimo Cannistraro, Karl Werleman, Chris Cavener, Leif Anderson, Trevor Botkin, Rebecca Croll, Gara Nlandu, Stephen Walters, Tom Hanks, Mostra tutti

Regia: Robert Zemeckis
Sceneggiatura/Autore: Robert Zemeckis, Christopher Browne
Colonna sonora: Alan Silvestri
Fotografia: Dariusz Wolski
Costumi: Suttirat Anne Larlarb
Produttore: Jack Rapke, Steve Starkey, Tom Rothman, Robert Zemeckis, Cherylanne Martin
Produzione: Canada, Usa
Genere: Azione, Drammatico, Thriller, Commedia, Storia, Biografico
Durata: 123 minuti

Dove vedere in streaming The Walk

M / 6 Dicembre 2018 in The Walk

Zemeckis racconta una storia vera (vera nei limiti della finzione cinematografica), una storia senza dramma e si libera così di quello che è forse il principale difetto del suo cinema: l’esaurimento del dramma in faciloneria (o in accondiscendenza verso lo spettatore, forse: quanto sarebbe stato perfetto Cast Away se non avesse avuto l’ultima ammiccante mezz’ora?).
Il film è al contempo un atto d’amore verso le torri gemelle (ovvio simbolo di tante altre cose) e, soprattutto, verso Philippe Petit, uno dei più grandi uomini di spettacolo del XX secolo, colui che camminò su un cavo d’acciaio sospeso tra le due torri. La rappresentazione dell’uomo di spettacolo diventa dunque lo spettacolo in sé, lo spettacolo filmico: tutto ricostruito artificialmente (le torri, le camminate, le città), ma tutto talmente ben fatto da esprimere al meglio quanto l’immagine cinematografica possa essere bellezza, nient’altro che sublime, frastornante bellezza. Con inquadrature vorticose, campi lunghi che in realtà sono campi profondi (esorbitanti, fanno davvero venire le vertigini), primi piani esagerati, questo è uno di quei film per cui ciò che conta è il gesto (il puro gesto, diceva il protagonista di un altro bellissimo film sulle possibilità del cinema, Holy Motors di Leos Carax). E che gesto!
Forse il miglior Zemeckis di sempre, meglio anche del primo (unico veramente grande?) Ritorno al futuro.

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Colpo grosso alle Twin Towers / 1 Agosto 2017 in The Walk

Zemeckis è tra i pochi ad avere la ricetta segreta per rendere squisito anche un impasto canonicamente hollywoodiano. Non c’è nulla di imprevedibile in questa storia eppure avvince e dà letteralmente le vertigini. Il format mockumentary col protagonista che guarda in camera e spiega le sue avventure funamboliche sarebbe sulla carta il nonplusultra del didascalico; eppure, magia di Zemeckis e incanto di Gordon-Levitt, staresti a sentirlo per ore (preferibilmente in lingua originale per cogliere meglio i salti tra l’inglese e il francese). Ottimi i commenti musicali di Alan Silvestri, specialmente quelli jazzy che vanno a braccetto con lo spirito del film, per il quale la camminata tra le Twin Towers si configura come un vero e proprio “colpo”. Struggente l’inquadratura finale delle Torri che si accendono d’oro al tramonto per essere poi inghiottite dalle tenebre.

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Il voto sarebbe un 7.5 / 2 Agosto 2016 in The Walk

In partenza ero un pò scettico riguardo questo film; un funambulo che compie un’impresa nel passato, può dare qualcosa al pubblico? Mi sono dovuto ricredere perchè il film è appassionante, intenso e suscita splendidi emozioni compreso il finale in cui c’è un ottimo e commovente ricordo delle Torri Gemelle drammaticamente abbattute nella tragedia dell’11 settembre.
Philippe Petit (il bravissimo Joseph Gordon-Levitt) è un giovane appassionato di funanbolismo che ha la visione di stendere il cavo per camminare dovunque l’immaginazione gli fa vedere il percorso. Quando su una rivista vede il progetto di costruzione delle Torri Gemelle, quello diventa il suo sogno, la sua ossessione e il suo obiettivo (per indicare che ogni sogno, se ci si crede, può essere realizzato). Dopo aver trovato l’amore nella bella artista di strada Annie (Charlotte Le Bon), con l’aiuto di amici e complici organizza nei dettagli la traversata delle Twin Towers.
Film che dà le vertigini per la parte sulle Torri ma la determinazione e il carattere particolare di Philippe rendono splendida e problematica anche la preparazione dell’impresa.
Nel resto del cast da citare Ben Kingsley nei panni di Papa Rudy, il mentore (almeno per la preparazione dei cavi) di Philippe.

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Mozzafiato. / 11 Luglio 2016 in The Walk

La storia di un sogno del funambolo francese Philippe Petit di camminare su un filo tra le Torri Gemelle. Un sogno divenuto realtà nel 1974…un’impresa straordinaria sotto gli occhi basiti dei newyorkesi.
Uno skyline mozzafiato che purtroppo non esiste più. Da vedere.

Sicuramente emozionante… 7! / 23 Dicembre 2015 in The Walk

Per me che sono un amante della Grande Mela, questo film è un tuffo al cuore, a maggior ragione vedere sullo schermo realizzate cose che non esistono più, grazie agli effetti speciali in questo caso impeccabili .
Joseph Gordon-Levitt è davvero bravo, e nonostante sia una biografia (tra l’altro anche conosciuta) che si sa come va a finire, rende tutto emozionante, passo passo, tutta la vicenda.
Un’ottima regia di Zemeckis, che si infarina nella commedia non dimenticando la biografia e il senso del racconto.
In 3D o in IMAX sicuramente rende al massimo, ma consiglio di non perdervelo. Specialmente se come me vi siete persi di vedere dal vivo queste splendide opera d’arte, che per anni hanno caratterizzato lo skyline di Manhattan.
Un bel 7 pieno.

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