Il cacciatore

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Il cacciatore

Tre giovani amici partono dalla Pennsylvania per il Vietnam. Ritorneranno logorati nel corpo e nell'anima.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Deer Hunter
Attori principali: Robert De Niro, Christopher Walken, John Cazale, John Savage, Meryl Streep, George Dzundza, Rutanya Alda, Pierre Segui, Amy Wright, Richard Kuss, Joe Grifasi, Dennis Watlington, Shirley Stoler, Chuck Aspegren, Mary Ann Haenel, Mady Kaplan, Paul D'Amato, Christopher Colombi Jr., Victoria Karnafel, Jack Scardino, Joe Strnad, Helen Tomko, Charlene Darrow, Jane-Colette Disko, Michael Wollet, Robert Beard, Joe Dzizmba, Stephen Kopestonsky, John F. Buchmelter III, Frank Devore, Tom Becker, Lynn Kongkham, Nongnuj Timruang, Po Pao Pee, Dale Burroughs, Parris Hicks, Samui Muang-Intata, Sapox Colisium, Vitoon Winwitoon, Somsak Sengvilai, Charan Nusvanon, Jiam Gongtongsmoot, Chai Peyawan, Mana Hansa, Sombot Jumpanoi, Phip Manee, Ding Santos, Krieng Chaiyapuk, Ot Palapoo, Chok Chai Mahasoke, Joel Thingvall, Gary A. Jones, Mostra tutti

Regia: Michael Cimino
Sceneggiatura/Autore: Deric Washburn
Colonna sonora: Stanley Myers
Fotografia: Vilmos Zsigmond
Costumi: Eric Seelig
Produttore: Michael Deeley, Michael Cimino, Barry Spikings, John Peverall
Produzione: Gran Bretagna, Usa
Genere: Drammatico, Guerra
Durata: 183 minuti

Dove vedere in streaming Il cacciatore

nell’olimpo della cinematografia / 2 Dicembre 2021 in Il cacciatore

un pezzo di storia del cinema, grandi produzioni grandi cast e fantastiche interpretazioni. Da rivedere ad libitum ( nonostante le 3 ore e passa )

Da pelle d’oca. / 17 Gennaio 2021 in Il cacciatore

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Tre ore di puro spettacolo, tre ore di folle crudeltà, tre ore di angoscia, tre ore di pathos, tre ore di emozioni distruttive difficili per me da mettere per iscritto.
Tre ore raccontate con una grinta e una drammaticità che da anni non si vedono più a Hollywood, un film pregno di sequenze memorabili(la lunga carrellata di immagini da parte del regista sul matrimonio di Steven, le scene di tortura sui poveri commilitoni, il terribile gioco della roulette nelle bettole di Saigon).
Venne presentato al Festival di Berlino del 1979 e venne sonoramente criticato dai giovani di sinistra per la dura rappresentazione che ne veniva fuori dei Vietcong(tutti figurati come dei sadici torturatori e assassini) ma in realtà il film non ha la pretesa di denunciare alcunché(il regista, infatti, non si schiera mai né da mai un giudizio politico sulla vicenda, ci fa solo capire quello che è il suo modesto pensiero, ossia che la guerra in Vietnam è stata davvero un gran brutto affare per il quale non era necessario immolare tanti bravi figli di mammà), vuole solo raccontare con pacatezza, tranquillità e solidarietà una delle guerre più sanguinose e una delle pagine più tragiche della storia dell’umanità, riuscendoci alla perfezione.
Grandissime le interpretazioni degli attori protagonisti, da un granitico Robert De Niro a una giovanissima e quasi eterea Meryl Streep, passando per un enigmatico e malinconico Christopher Walken.
Un film da vedere e rivedere e sul quale riflettere.

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Masterpiece! / 17 Gennaio 2021 in Il cacciatore

Non serve dire niente di questo film.
Per me, ssieme a “C’era una volta In America”, “Taxi Driver” e “Toro Scatenato” Robert De Niro ha portato questi film nell’olimpo dei migliori di sempre.
Sarà lento per chi non lo assapora, per chi “non lo capisce”, ma per quelli che lo fanno… è un colpo al cuore!
9,5/10

Opera d’arte / 21 Settembre 2020 in Il cacciatore

La guerra fa perdere la testa, anche la roulette russa. Cosa c’è peggio della guerra? Il cacciatore è uno dei pochissimi film che racconta alla perfezione questo tema comune, senza però a sua volta mostrarla esplicitamente, sicuramente non è un MASH di Altman, che lì seppur si tratti di guerra ne viene preso soltanto un significato scaramantico spiritoso, qui invece c’è il vero è proprio prodotto che la guerra offre ai veterani. De Niro già l’avevamo visto due anni prima in Taxi Driver nei panni di un giovane ex-marine scombussolato e traumatizzato dagli eventi passati nel Vietnam, e quindi c’è la depressione, l’insonnia e l’alienazione, Il cacciatore invece è il presente, la realizzazione fatta di paura e afflizione, e in più ci sono i Viet cong.

Poco da dire sull’aspetto tecnico del film, una regia magistrale combinata ad una fotografia particolarmente ordinata, contraddistinta da un significativo uso dell’ombra, sceneggiatura eccelsa in grado di immergere lo spettatore in un vortice di guerra e amore, delineata da molti silenzi e pause, rendendo inoltre il ritmo molto scorrevole. E niente, un cult che valeva la pena di parlarne.

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Capolavoro / 22 Agosto 2016 in Il cacciatore

La recente scomparsa di Michael Cimino è stata un’occasione per rivedere questo film, a dir poco il suo capolavoro e, a mio parere, uno dei migliori film di sempre. Un film che trae enorme forza in praticamente ogni ambito, dalla regia, alla narrazione, alla caratterizzazione dei personaggi ed alla recitazione straordinaria degli attori, De Niro e Walken su tutti. Scene memorabili come quella del biliardo, della battuta di caccia, della roulette russa e quella finale, tanto per citarne giusto qualcuna, ti colpiscono e ti fanno sentire in prima persona il film. Un film tra l’altro diverso dal solito, che non definirei di guerra, ma sulla guerra, e soprattutto sulle difficoltà, i problemi e la perdita della sanità mentale di chi ha affrontato situazioni come quelle che vedete nel film (e purtroppo, realmente successe, ovviamente). Altra tema portante decisamente di rilievo in questo film, almeno per me, è quello dell’amicizia. Un film capace di divertire, emozionare, commuovere, lasciare atterriti e sconvolti. Un capolavoro come ne escono pochi. Il top della carriera di Cimino, che non riuscirà più a fare un capolavoro clamoroso come questo, ma del resto, è cosa tutt’altro che facile. Un ultima battuta sul cast, che, oltre ai fantastici De Niro e Walken (Oscar come miglior attore non protagonista, uno dei 5 Oscar vinti dalla pellicola) vede la presenza anche di John Savage, che finisce con loro in guerra. Ci sono anche Meryl Streep, alla sua seconda apparizione cinematografica, che già dimostrava grandissime capacità e John Cazale, che purtroppo, anche se riuscirà a completare le riprese, non vedrà mai il film, in quanto malato di cancro e morto prima dell’uscita.

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