The Congress

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The Congress

L'attrice Robin Wright si ritira dalle scene, ma ha un figlio disabile a cui badare. Perciò, offre i diritti sulla propria immagine ad una casa di produzione cinematografica, a patto di non interferire sull'uso che di essa verrà fatto.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Congress
Attori principali: Robin Wright, Harvey Keitel, Jon Hamm, Danny Huston, Paul Giamatti, Kodi Smit-McPhee, Sami Gayle, Michael Stahl-David, Don McManus, Jörg Vincent Malotki, Sarah Shahi

Regia: Ari Folman
Sceneggiatura/Autore: Ari Folman
Colonna sonora: Max Richter
Fotografia: Michał Englert
Costumi: Mandi Line
Produttore: Robin Wright, Reinhard Brundig, Sébastien Delloye, Piotr Dzięcioł, Ewa Puszczyńska, David Tioulong Grumbach, Eitan Mansuri
Produzione: Belgio, Francia, Germania, Israele, Lussemburgo, Polonia
Genere: Drammatico, Fantasy, Animazione
Durata: 122 minuti

Dove vedere in streaming The Congress

Noioso / 7 Maggio 2019 in The Congress

la trama è originale, ma ne complesso il film è molto noioso.

17 Settembre 2014 in The Congress

Robin Wrigth, attrice cinematografica, è alla fine della carriera a causa sia delle sue scelte spesso sbagliate e anche della tecnologia la quale sta prendendo il sopravvento. Decide di cedere la sua immagine per il mondo digitale e di entrare in questo mondo di totale finzione.
Dopo 20 anni abbiamo la visione di quel mondo che ha preso totalmente tutte le persone, non solo gli attori.
Da qui inizia il film animato.
Nel mondo fantastico può scegliere tu chi essere, in quello reale invece sei tu, la tua vita, il tuo mondo. Il fantastico libera di responsabilità, dolori, tristezze. Per molti è preferibile il secondo.
Devo riconoscere che la parte animata non mi ha per nulla entusiasmato. Dovrebbe essere folle, psichedelica, allucinogena ed invece è un triste tentativo di imitare le mirabilanti animazioni giapponesi (Hayao Miyazaki su tutti).
Ho trovato divertente il mix di animazioni del passato e del più vicino presente. Ma nel complesso l’ho trovato non adatto, assolutamente. Se poi l’intento era quello di cercare i personaggi famosi durante il cartone animato ha colto nel segno ma è un po’ riduttivo, direi.
Riguardo al film nella complessità non è male, il poter scegliere che vita si vuole vivere: finta ma spensierata o reale ma dolorosa…
Bah…
C’è chi la vita la vive lo stesso nella realtà fingendo di continuo; in questi casi la famosa Chimica non serve…
Hanno anche fatto una parodia della famosa cavalcata sulla bomba del Dott. Stranamore… ERESIA!!!!
Non lo rivedrei…
Fate Vobis…
Ad maiora!

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11 Settembre 2014 in The Congress

Un film davvero particolare e la storia molto originale.
Robin Wright sensazionale….splendida e bravissima.
Da vedere.

“Tutto è nella sua mente…se lei vede il buio è perché ha scelto il buio.”
“Tu sai dove stai andando?”

17 Giugno 2014 in The Congress

Un film a cui do otto stelle, ma che non vedo l’ora di guardare di nuovo per potergliene dare dieci. Forse un’unica visione è davvero insufficiente per poter cogliere tutte le riflessioni ed i concetti di cui è ricco, soprattutto perchè all’inizio si è abbagliati dallo splendore del mondo animato un po’ alla “Lucy in the Sky With Diamonds”, e si fa la “caccia al Vip” tra tutte le icone della cultura pop versione cartoon che passano sullo schermo. Ambientato in un futuro non troppo lontano, il mondo si ritrova ad essere un posto ancora più schifoso e deprimente di quanto non lo sia già ora, ma anni e anni di progresso della Chimica hanno permesso di sviluppare, attraverso l’inalazione di una fiala, una realtà alternativa, in cui ognuno è davvero libero di essere e di fare ciò che vuole, senza alcun limite alla creatività ed alla libertà di espressione: perchè ognuno vive nel mondo che crea con la propria mente. Mi sono chiesto come potrebbe essere il mio. In ogni caso, tutta questa ostentazione di libertà, non si rivela che un inganno, alla fine non si è liberi, ma ancora più in trappola, illusi, prigionieri di bugie e finzioni. E’ meglio dunque vivere nella misera, cruda, vera realtà, o in quella che ci creiamo noi attraverso questa droga? Se la fine inevitabile e comune alle due strade è sempre la Morte, non conviene a questo punto rifugiarsi in questi paradisi artificiali in cui puoi librarti in volo con un gesto delle braccia, e prendere un caffè con Gesù e Frida Kahlo, ed essere serviti da Michael Jackson?

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Il rifugio del mito. / 17 Maggio 2014 in The Congress

Ho trovato questo film stre-pi-to-so. Ammaliante ed onirico, mi ha suggerito in quale luogo si rifugiano i miti: nei nostri sogni, ovviamente.

Note personali: il character design dei personaggi animati, fantastico, è una bellissima e continua citazione di un certo tipo di animazione statunitense degli anni Trenta e Quaranta e, visto l’ottimo uso del rotoscopio, azzardo, anche a quella russa della prima metà del Novecento.
Quando ho visto entrare in scena Dylan, il grafico, ho esclamato: “Sembra Don Draper!”. I titoli di coda mi hanno rivelato che il doppiaggio di quel personaggio è stato affidato proprio a Jon Hamm!
Divertente il cameo di Tom Cruise che, più o meno settantenne, veste ancora il bomber di Maverick e sfoggia con strafottenza il nitore della sua dentatura.

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