T.R.A.N.S.I.T.

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T.R.A.N.S.I.T.

Lei è la donna di un importante magnate del petrolio. Lui, un macellaio della periferia di Amsterdam. Un incontro fortuito e a seguire una spirale di passione e morte sullo sfondo di alcune fra le più belle città del mondo.
Nominato ai BAFTA e agli Annie Awards.
icarus ha scritto questa trama

Titolo Originale: T.R.A.N.S.I.T.
Regia: Piet Kroon
Sceneggiatura/Autore: Piet Kroon
Colonna sonora: Julian Nott, Julian Nott
Produttore: Iain Harvey, Cecile Wijne
Produzione: Gran Bretagna, Olanda
Genere: Drammatico, Thriller, Animazione, Cortometraggio
Durata: 12 minuti

Dove vedere in streaming T.R.A.N.S.I.T.

Bella scoperta / 14 Febbraio 2017 in T.R.A.N.S.I.T.

Un corto molto intenso dove passione, violenza e drammaticità entrano ed escono nella storia grazie ad una valigia e al viaggio che accompagna i protagonisti per il mondo.
Una piacevole scoperta grazie ad una dritta di ICARUS.
Invito tutti a leggere la sua recensione che oltre ad essere completa è anche molto piacevole ed interessante.
Voto per T.R.A.N.S.I.T. => 8
Voto per ICARUS e la sua recensione => 10.
Ad maiora!

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Giallo d’animatore / 18 Novembre 2016 in T.R.A.N.S.I.T.

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

In poco più di una decina di minuti l’animatore e storyboard artist olandese Piet Kroon compone il proprio godibilissimo giallo d’autore, concepito come un mosaico ad incastro in un’ammiccante veste grafica retrò ricca di colori e stili, in larga parte ispirata all’Art Decò. Malgrado la linearità, o volendo anche banalità, degli elementi che compongono la sinossi in sè considerata (niente di più del classico ménage a trois in cui lui è un uomo maturo e ricco sfondato, lei un tenero bocciuolo irrequieto, l’altro un virgulto scaturito dai piani medio-bassi del sostrato sociale, giovane e maledettamente prestante) il corto giova di un efficace costrutto narrativo a struttura circolare in grado di catalizzare l’attenzione dello spettatore attraverso i numerosi flashback che disvelano l’intrigo. Squisito l’espediente della valigia, che unitamente ai suoi adesivi diviene un mezzo fondamentale alla costruzione della storia sino alla sua tragica risoluzione; una trovata davvero splendida che consente di ricollegare fra loro tutti i sette segmenti della vicenda, ciascuno ambientato in una specifica località turistica, che riflette nelle sfumature di colore e nel tratto, oltre che nelle intenzioni, lo stato emotivo dei suoi protagonisti.
Evidenti collegamenti cromatici contrassegnano quel binomio di eros e thanatos su cui si impernia, congiuntamente al leitmotiv del viaggio, l’architrave tematica della narrazione. Così ritroviamo ad esempio il rubro succo delle fragole, frutto-emblema per eccellenza del desiderio carnale, sulle labbra volitive dell’adultera (in un immagine evocatrice di vampiresche memorie) e sul corpo statuario dell’amante, già avvezzo ai rossi umori della carne da macello. Una sorta di presagio dunque; quasi quel sangue avesse a richiamarne dell’altro. Finezze queste, sicuramente meglio apprezzabili a visione ripetuta, considerata la natura frammentaria della breve opera. Lo stesso geroglifico, intravisto in una delle tappe più esotiche dell’itinerario, sembra assumere un tono profetico, anticipando al visionatore cauto, forse l’unico predestinato ad interpretarne i segni, la sostanza degli eventi che di lì a poco si compieranno.
Prezioso il contributo offerto dalle musiche di Julian Nott, perfette compagne di tragitto capaci di rendere palpabili, specie grazie al tormentato refrain, le atmosfere tese da crime-story di questo giallo transnazionale.
Un nome su tutti spicca fra gli artisti che hanno preso parte alla realizzazione del progetto ed è quello del premio Oscar Michael Dudok De Wit, che ha curato le animazioni della prima sequenza, quella del transatlantico ‘L’Amerique du Sud’.
Per completare la breve ma appagante carriera cortoregistica di Kroon consiglio senz’altro di recuperare il suo primo lavoro Dada, un’originale metafora del formalismo e della ricerca spasmodica di status symbol presenti nelle società odierne.

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