Robin Hood - L'origine della leggenda

Ennesimo film su Robin Hood, tutto sommato discreto e piacevole
Il nobile Robin (Taron Egerton) sembra avere tutto dalla vita; ricchezza, nobiltà, vita in un castello e soprattutto ha trovato l’amore della
sua vita, Marian (Hewson, figlia di Bono). Però lo sceriffo di Nottingham (Ben Mendelsohn) lo costringe a partire per le crociate; Robin prima dovrà
sopravvivere alla guerra e poi al suo ritorno troverà le cose molto cambiate.
Il film narra le vicende di Robin di come è nata la leggenda di Robin Hood prima di rifugiarsi come fuorilegge nella foresta di Sherwood;
la pellicola ha un buon ritmo e anche un pò di simpatia sia per Robin che per John (Jamie Foxx) oltre che per il frate Tuck.
Le oscure trame dello sceriffo di Nottingham in combutta con il cardinale (F. Murray Abraham) complicheranno la vita di Robin.

La storia è carina: salta quello che ormai è noto da tutti i film su Robin Hood e si concentra sulla novità. Quello che non convince sono i costumi (come quelli moderni, ma senza colletto e bottoni, quasi fossero più per uno spot, che per una scena), i traditori praticamente inesistenti, l’eccessiva fiducia (e mancanza di domande), i cittadini di carnagione scura in un periodo in cui sono associati ai musulmani e considerati una minaccia, le pseudo-molotov e le cariche cavalieri-cittadini che richiamano a linee quasi reali gli sconti polizia-hooligans (cosa che ti costringe quasi a parteggiare con quest’ultimi).
In conclusione si può guardare, ma non lo riguarderei mai.