29 Ottobre 2013 in Renaissance

Renaissance è una di quelle produzioni che possono nascere solo fuori da Hollywood. E’ troppo diverso, originale e privo di compromessi per poter pretendere di piacere a tutti.
Tanto per cominciare, lo è da un punto di vista visivo. Renaissance è un film di animazione 3D fatto interamente di bianchi e neri pieni, senza sfumature di grigio. Volendo, è una perfetta lezione di come costruire tavole fumettistiche e di come creare il senso dello spazio attraverso pochi elementi. A volte per dare il contesto basta della pioggia di sfondo. A volte pochi tratti di bianco nel buio della notte sono sufficienti per dare l’idea di complesse architetture. Visivamente, è qualcosa di mai visto e di semplicemente splendido.
La storia è un cyberpunk noir alla blade runner che segue le avventure di un poliziotto che proviene dalla Qasbah di Parigi. In altre parole, è di origine mediorientale e fede musulmana. Questo per Hollywood sarebbe assolutamente impensabile.
Inoltre nel finale, e qui non farò spoilers, si troverà di fronte ad una scelta morale che io per primo ho sentito come difficilissima, anche da spettatore, e mi sono chiesto se davvero l’avrebbe compiuta o no. Un’emozione che Hollywood deve ancora sapermi dare.
La trama non è particolarmente complessa, ma i suoi fili sono nascosti abilmente, e ci troviamo spesso a perderne il filo come fa il protagonista nel suo tentativo di risalire all’origine di tutto. In altre parole, è davvero ben costruita.
Di recitazione non si può parlare, ma la serie di silenzi, di inquadrature che non sfigurerebbero come illustrazioni incorniciate su una parete, e le atmosfere in generale sono di altissimo livello, oserei dire all’altezza del predecessore cui per molti versi si ispira, ovvero Blade Runner.
Consigliatissimo, se riuscite a trovarlo.

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