Primo adattamento nella storia del cinema del celebre romanzo 'Dracula' di Bram Stoker; a causa di una controversia legale per i diritti d'autore, il regista non potè utilizzare i nomi originali dei personaggi, ma la trama rimase pressoché invariata: un giovane dipendente di un'agenzia immobiliare si reca nei Carpazi per chiudere una vendita importante con il ricco Conte Orlok, uomo dall'aspetto molto sinistro che si rivelerà essere un vampiro. laschizzacervelli ha scritto questa trama
La parte iniziale mi stava lasciando un po’ perplesso ed annoiando… poi però c’è l’arrivo del Conte in città, e da lì il film decolla. Trovo che la figura del conte Orlok sia il Dracula più suggestivo di sempre, è davvero inquietante. Mi aspettavo delle scene più visionarie e irreali, ma la parte finale ha comunque un bell’impatto, mi è piaciuta la protagonista femminile. Direi che è proprio il rapporto tra Ellen e Orlok la cosa più interessante del film.
Non me ne voglia male Muranu e i suoi estimatori, ma in materia di espressionismo tedesco ho più apprezzato il “Caligari” di Wiene. Nonostante ciò gli do la sufficenza, per il fatto che sia comunque un film importante per la storia del cinema.
“Nosferatu il vampiro” (“Nosferatu, eine Symphonie des Grauens”) è un film muto diretto da Friedrich Wilhelm Murnau e proiettato per la prima volta il 5 marzo 1922. Considerato il capolavoro del regista tedesco e uno dei capisaldi del cinema horror e espressionista, Nosferatu il vampiro è ispirato liberamente al romanzo Dracula (1897) di Bram Stoker. Murnau dovette modificare il titolo, i nomi dei personaggi (il Conte Dracula diventa il Conte Orlok, interpretato da Max Schreck) ed i luoghi (dalla Transilvania ai Carpazi) per problemi legati ai diritti legali dell’opera, infatti Nosferatu in romeno significa “non spirato”. Il regista fu comunque denunciato dagli eredi di Stoker; perse la causa per violazione del diritto d’autore e venne condannato a distruggere tutte le copie della pellicola, tuttavia una copia “clandestina” fu salvata dallo stesso Murnau, ed il film è potuto sopravvivere ed arrivare ai giorni nostri