La montagna sacra

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La montagna sacra

Un poveraccio penetra nella torre abitata da un alchimista, col quale compirà un viaggio verso la Montagna Sacra in compagnia dei sette sapienti dei sette pianeti.
Anonimo ha scritto questa trama

Titolo Originale: La montaña sagrada
Attori principali: Alejandro Jodorowsky, Horacio Salinas, Zamira Saunders, Juan Ferrara, Adriana Page, Burt Kleiner, Valerie Jodorowsky, Nicky Nichols, Richard Rutowski, Luis Lomelí, Ana De Sade, Jacqueline Voltaire, Chucho-Chucho, Letícia Robles, Connie De La Mora, David Kapralik, Pablo Leder, Bobby Cameron, Re Debris, Lupita Peruyero, José Antonio Alcaraz, Héctor Ortega, Robert Taicher, Arielle Dombasle, Manuel Dondé, Marcela López Rey, David Silva, Jane Mitchell, Mostra tutti

Regia: Alejandro Jodorowsky
Sceneggiatura/Autore: Alejandro Jodorowsky
Colonna sonora: Don Cherry, Alejandro Jodorowsky, Ronald Frangipane
Fotografia: Rafael Corkidi
Costumi: Alejandro Jodorowsky, Nicky Nichols
Produttore: Alejandro Jodorowsky, Roberto Viskin, Allen Klein, Robert Taicher
Produzione: Messico, Usa
Genere: Drammatico, Fantasy
Durata: 114 minuti

Dove vedere in streaming La montagna sacra

La realtà è tutta un’altra cosa. / 30 Giugno 2014 in La montagna sacra

Finale spiazzante, niente da dire. La parte iniziale e centrale del film è un trip assurdo, ma gli ultimi cinque minuti sono uno dei finali più incredibili della storia del cinema. Scenografia direi perfetta. Da vedere per guardare qualcosa di diverso: un cinema fatto di simboli, non sempre comprensibile a tutti e ad una prima visione.

per quanto apprezzi il regista. / 25 Giugno 2013 in La montagna sacra

La montagna Sacra.
Una scalata alla ricerca dell’immortalità e soprattutto di noi stessi.

Rivedendo la montagna Sacra, pur essendoci una serie di scene gratuitamente sconvolgenti e grottesche tanto che resta quello che mi ha convinto e coinvolto meno rispetto a “El Topo” e “Santa Sangre”, non si può non apprezzare il lavoro di Jodorowsky, il tentativo di rispondere a modo suo a domande esistenziali.
Il famoso “Chi siamo ?; cosa vogliamo ?”
La pellicola si incentra su un moderno Cristo Sud Americano, un outsider. Egli vive ai margini della Società, società sbeffeggiata dal regista tanto che traspare come oggi sia più importante l’apparire rispetto all’essere. L’individuo indossa una maschera,ognuno ha un ruolo nel mondo.
Un po’ come nel teatro.
Il nuovo Cristo incontra un santone, iniziano così delle prove da superare (la parte che continua a non convincermi, citata sopra) per il fine ultimo, l’obiettivo nonché titolo della pellicola:
la scalata verso la montagna Sacra, il raggiungimento della stessa e l’immortalità.
Non sarà l’unico anzi parteciperanno altri uomini, dei potenti, i più potenti dell’universo viventi rappresentanti i pianeti del sistema solare e cariche diverse. Sono l’élite e dimenticano il denaro, lo bruciano, come bruciano gli idoli rappresentati dalle loro immagini/statue.
Iniziano così una nuova vita, si preparano alla missione . Vi sono molte altre montagne sacre, la leggenda è sempre la stessa: nove uomini immortali vivono in cima alla montagna. Dal picco più alto dirigono il nostro mondo. Essi possiedono il segreto di dominare la morte. Hanno più di quarantamila anni, ma una volta erano uomini come noi. Se altri sono riusciti a vincere la morte, perché noi dobbiamo accettarla? Io so dove vivono gli immortali e come carpirne il segreto.
Il film si conclude con i nostri che raggiungono la vetta, purtroppo nulla è come sembra.
Questa non è la vita, questo è un film e noi siamo immagini. Il finale resta comunque uno dei punti forti, assieme all’evoluzione del personaggio principale.
Molte scene non mi hanno convinto, anni fa lo vidi in modo passivo, trasportato dagli eventi.
Ve lo consiglio perché è una pellicola “diversa” in tutto, se siete abituati alla major americane probabilmente sarà dura digerirlo ma vale la pena provare.

DonMax

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17 Giugno 2013 in La montagna sacra

Durante il film ho pensato che tutta quella new age non facesse per me ma il finale è così spiazzante e metacinematografico che mi ha fatto rivalutare tutto il resto, un 7 è diventato psicomagicamente un 8!