Lone Survivor

Buon film di guerra ambientato in Afghanistan.
Nel 2005 un gruppo di Navy Seals capeggiato dall’ufficiale Murphy (Taylor Kitsch) e dal comandante Kristensen
(Eric Bana) viene inviato in Afghanistan per fermare un gruppo di talebani.
Interessante film di guerra; essendo in guerra la compassione purtroppo non è permessa e il fatto di aver risparmiato la vita a un gruppo di contadini che li aveva sorpresi, rischia di costare caro al gruppo di militari. Allo stesso tempo però non tutti gli afgani sono talebani (o loro amici); nel film sono presenti anche questi dubbi che possono attanagliare i militari, sapere di chi fidarsi o meno.
Tensione, buon ritmo e azione sono gli ingredienti principali del film oltre ovviamente al patriottismo, amicizia e sacrificio.
Nel cast Mark Wahlberg, Emilie Hirsch e Ben Foster sono gli altri navy-seals insieme a Murphy intrappolati dai
talebani.

Molto bello perchè probabilmente rispecchia la realtà visto che narra di una storia vera. Mi è piaciuto molto come è stato impostato.
I Navy Seal, nel cinema, sono descritti come robot impavidi e sempre vincenti. Peter Berg riesce a carpire ciò che il romanzo di Marcus Luttrell, ex-Navy SEAL, voleva far capire ai suoi lettori e cioè una storia che parla di amicizia, sacrificio e patriottismo (cosa che in Italia manco sappiamo cosa sia). Ovvio che ci deve essere l’azione e forse, per chi non ama il genere, è anche troppo cruda… ma la vita forse non è così?

Il regista Peter Berg si era guadagnato la nostra fiducia con Battleship, capace di farci sorridere dei suoi eccessi e dello smaccato patriottismo che lo pervadeva. La visione di Lone Survivor, ambientato in Afghanistan e tratto da una storia vera, era quindi una tappa obbligata. L’epicità, stavolta, non nasce dalla celebrazione della potenza USA, quanto piuttosto dallo spirito di fratellanza che unisce i Navy SEALs. Se il primo atto non riesce a dare spessore ai protagonisti, nei successivi novanta minuti Berg trova finalmente la chiave di volta dei suoi personaggi, che solo nell’azione bellica trovano la loro dimensione più compiuta. Promosso.

I film di guerra e di questo genere mi piacciono e anche molto,quindi potrei essere un pelo di parte maaaaaa che vi devo dire ,a me questo film e’ piaciuto davvero tanto.
Era da un po’ che non ne vedevo uno cosi’ ben fatto,
Code name geronimo,Zero dark thirty.Act of Valor secondo me’ non valgono questo film.
Premetto che e’ molto crudo ,forse un pelo patriottico ,ma davvero emozionante,il rapporto tra compagni ,le scene iniziali e finali con immagini e foto vere del gruppo danno un senso diverso al film e ti lasciano qualcosa.
Le scene d’azione sono fatte benissimo e a differenza di altri film come Black hawk down (piu’ simile ad un videogioco ) sono risultate davvero realistiche.
DA VEDERE ( PER AMANTI DEL GENERE )