Lo spazio bianco

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Lo spazio bianco

Maria è una quarantenne che lavora come insegnante in una scuola serale di Napoli: non ha alcuna relazione sentimentale e, una sera, conosce Pietro, padre single alle prese con le crisi isteriche del suo bambino. Dopo essere stati insieme, Maria resta incinta, ma Pietro non intende accompagnarla durante la gravidanza. Nasce, prematura, Irene e Maria deve occuparsi di lei e gestire le proprie paure completamente da sola.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Lo spazio bianco
Attori principali: Margherita Buy, Gaetano Bruno, Giovanni Ludeno, Antonia Truppo, Guido Caprino, Salvatore Cantalupo

Regia: Francesca Comencini
Sceneggiatura/Autore: Federica Pontremoli, Francesca Comencini, Valeria Parrella
Colonna sonora: Nicola Tescari
Fotografia: Luca Bigazzi
Produttore: Domenico Procacci, Ivan Fiorini
Produzione: Italia
Genere: Drammatico
Durata: 96 minuti

Dove vedere in streaming Lo spazio bianco

Margherita… FINALMENTE!!! / 11 Marzo 2013 in Lo spazio bianco

Marghertia Buy esce dal suo solito personaggio nevrotico, indeciso, problematico e interpreta una professoressa che rimane in stato interessante casualmente.
Ottima interpretazione e finalmente si riesce a vedere quanto fino ad oggi la Buy non aveva fatto.
Brava, veramente brava.
Il film ben fatto con una Napoli che fa da splendida cornice ad una trama che non commento. Ho le idee mie al riguardo e me le tengo per me. 🙂
Bel film.
Ad maiora!

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20 Ottobre 2012 in Lo spazio bianco

La Comencini affronta con maturità e rispetto un tema delicato dalle molte sfaccettature: non tutte le donne sentono innato il desiderio della vita di coppia e della maternità, eppure il sentire comune sembra voler spesso imporre entrambe le cose e considera, sia biologicamente che eticamente, diverse le femmine che non sembrano voler perpetrare la specie.

Sono due le protagoniste di questo film: Maria, il personaggio interpretato con profondità dalla Buy, e la città di Napoli.
Entrambe paiono forti, inscalfibili, crepuscolari, entrambe sono femmine, ma -dichiarando una certa indipendenza- pur desiderando ed accogliendo l’affetto, sembrano in fin dei conti temerlo.

La fotografia del film incede su toni scuri, cupi, lontani dalla solarità che ci si aspetta (a torto) in una messa in scena che si muove nel contesto della città partenopea: Napoli è una donna sfiorita nel ventre, ma bella da far male. Maria dichiara: “Lo sapevo che questa città mi avrebbe fregata”. Perché le somiglia.

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Film ben confezionato / 4 Aprile 2012 in Lo spazio bianco

Per l’argomento trattato, poteva essere pesante o didascalico, invece riesce a prendere e si fa vedere volentieri.

26 Febbraio 2012 in Lo spazio bianco

film troppo femminile quindi incomprensibile per il pubblico maschile che prova solo una grande se non immensa NOIA

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