L'invenzione di Morel

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L'invenzione di Morel

Un uomo abbattuto, sfinito, indifeso trascorre una quantità eccessiva di tempo osservando quelli che sembrano essere dei ben vestiti della società dell'alta società degli anni '20 che si muovono dentro e intorno a una biblioteca nel mezzo di un'isola altrimenti deserta. Alla fine, una spiegazione irritante per questa situazione è accoppiata con una improbabile.

Titolo Originale: L'invenzione di Morel
Attori principali: Giulio Brogi, John Steiner, Anna Karina, Ezio Marano, Margareth Clémenti, Roberto Herlitzka, Anna Maria Gherardi

Regia: Emidio Greco
Sceneggiatura/Autore: Andrea Barbata, Emidio Greco
Colonna sonora: Nicola Piovani
Fotografia: Silvano Ippoliti
Costumi: Gitt Magrini
Produttore: Mario Orfini, Ettore Rosboch
Produzione: Italia
Genere: Fantascienza
Durata: 120 minuti

Dove vedere in streaming L'invenzione di Morel

Il fascino di uno strano film / 10 Maggio 2016 in L'invenzione di Morel

È difficile spiegare il fascino innegabile che sprigiona da questo film. La vicenda, pur con il dovuto rispetto per il romanzo di Bioy Casares da cui è tratta, è tutto sommato abbastanza assurda. Forse il merito è di una protagonista non immediatamente evidente: la casa sull’isola. Gli interni déco e gli esterni vagamente futuristi, tra i quali si aggira l’attonito (e bravo come sempre) Giulio Brogi, emanano una suggestione potente. Forse è il fascino che proveremmo nell’entrare in una casa abbandonata ma intatta, elegante e misteriosa. Il fascino della profanazione della tomba di un faraone, in un certo senso – e la villa di Morel ha qualcosa della tomba egizia, con la sua vacua promessa d’immortalità e la sua immancabile maledizione.
Per i curiosi, la casa non è una vera casa: come spiegava lo stesso Greco durante il dibattito seguito a una proiezione del film (nel 2007), gli interni sono stato costruiti a Cinecittà, mentre gli esterni sono stati tirati su per l’occasione a Malta; non poggiavano nemmeno su fondamenta. Ho scoperto la località precisa: Gnejna Bay – la torre che si intravede spesso vicino alla casa è la torre Ta’ Lippija. Della casa non sopravvive oggi più nulla, a giudicare dalle immagini via satellite, se non forse una vaga sagoma sul terreno. Ma riemerge intatta a ogni visione; è la macchina da presa, è il cinema, l’autentica invenzione di Morel.

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18 Agosto 2015 in L'invenzione di Morel

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Un naufrago approda su una strana isola abitata da esseri enigmatici, vestiti in stile anni 20, che si aggirano tra edifici dall’architettura insolita. Sull’isola, scopre il protagonista, viveva il professor Morel, costruttore di un diabolico congegno capace di assicurare l’immortalità, almeno apparentemente…
Film lento e parlato pochissimo, con risvolti metacinematografici. Comunque ipnotico.

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