La via lattea

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La via lattea

Due uomini, un giovane ateo e un vecchio credente, sono in viaggio sulla Via Lattea, il tradizionale cammino che porta a Santiago di Compostela, storica sede di pellegrinaggio. Sulla strada incontrano curiosi personaggi ed assistono a strani avvenimenti…
hartman ha scritto questa trama

Titolo Originale: La Voie lactée
Attori principali: Paul Frankeur, Laurent Terzieff, Alain Cuny, Édith Scob, Bernard Verley, François Maistre, Claude Cerval, Muni, Julien Bertheau, Ellen Bahl, Michel Piccoli, Agnès Capri, Michel Etcheverry, Pierre Clémenti, Georges Marchal, Delphine Seyrig, Jean Piat, Denis Manuel, Daniel Pilon, Claudio Brook, Julien Guiomar, Marcel Pérès, Claudine Berg, Jean-Louis Broust, Stéphane Bouy, Jean-Claude Carrière, Auguste Carrière, Jean Clarieux, Béatrice Costantini, Michel Creton, Raoul Delfosse, Jean-Michel Dhermay, Georges Douking, Jean-Daniel Ehrmann, Pascal Fardoulis, Gabriel Gobin, Claude Jetter, Marius Laurey, Pierre Maguelon, Rita Maiden, Bernard Musson, Paul Pavel, Douglas Read, Jacques Rispal, Jacqueline Rouillard, Christine Simon, César Torres, Luis Buñuel, Mostra tutti

Regia: Luis Buñuel
Sceneggiatura/Autore: Luis Buñuel, Jean-Claude Carrière
Colonna sonora: Luis Buñuel
Costumi: Jacqueline Guyot
Produttore: Serge Silberman, Anna Muzii
Produzione: Germania, Francia, Italia
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 102 minuti

Dove vedere in streaming La via lattea

La via lattea / 11 Luglio 2020 in La via lattea

“La via lattea” non è forse il più grande capolavoro di Bunuel, ma di certo ha il suo interno tutta la carica eversiva tipica del cinema del maestro spagnolo. La storia si muove intorno a 2 pellegrini in viaggio verso Santiago de Compostela: attorno si muovono le eresie e le contraddizioni interne alla Chiesa Cattolica. La Chiesa ed in generale tutto l’apparato religioso cristiano vengono visti come un apparato di potere, dove la Parola viene usata per confondere il gregge di pecore, ed il Pastore non è che un simpatico guascone(la rappresentazione di Cristo in questo film è qualcosa di unico: una rabbiosa caricatura sarcastica). Un film forse un po’ingenuo sotto certi punti di vista, dove il montaggio risulta un po’troppo lento e le scene eccessivamente dilatate: ma rimane un buon film nella filmografia di un gigante.

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3 Settembre 2014 in La via lattea

Viaggio surrealistico nelle eresie, nelle ideologie e nelle contraddizioni della religione cattolica. Bunuel offre l’ennesima opera magistrale sul senso (o non-senso) della vita grazie anche al contributo del fedelissimo sceneggiatore Jean-Claude Carrière.

24 Marzo 2013 in La via lattea

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Non ricordo un film suo che sia dispiaciuto. Qui due pellegrini partono per Santiago de Compostela, ma perdono nel loro viaggio qualsiasi coordinata logica o temporale (resta giusto lo spazio, di sensato), finendo a passare in rassegna, cronosparpagliatamente (CHE FIGAAAA QUESTA PAROLAAAA, ops, pardon, l’entusiasmo, recuperare aplomb… ecco) le varie eresie del Cristianesimo. Priscilliano di me**a!! Capita che fucilino il Papa (I have a dream), che Gesù con gli Apostoli passi lì vicino, subito dopo l’autostrada, facendo discorsi bislacchi subito dopo che una suora si è fatta crocifiggere per provare il suo stesso dolore.
Non cercate il filo, è il garbuglio finale che conta, non i singoli episodi.
E ancora: che i pellegrini, mangiando vino e salame, si trovino a fare da testimoni al duello di spade tra un gesuita e un giansenista su grazia e libero arbitrio; duello che finisce a pacche sulle spalle, ma sì, che ce la prendiamo a fare, com’è giusto che sia. Appare la Madonna, un curato matto viene riportato al manicomio e si spara ai rosari con doppiette da caccia. E per finire si va da una prostituta e si fa un figlio con lei. Lo chiameremo NON PIU’ MISERICORDIA.
Non contro la religione, ma contro chi ci crede (questo l’ho letto, solo non so dove più).
Gran film. GranWow.

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26 Ottobre 2012 in La via lattea

Tra sogno e surrealismo, questa accattivante opera di Bunuel, totalmente incentrata sul tema religioso, si divide tra provocazione (il prete portato in manicomio, il sogno sulla fucilazione di un pontefice, l’eretico che spara sul rosario) e ricostruzione storica (il giansenista e il gesuita che discutono duellando di fioretto, il processo dell’inquisizione all’eretico, alcuni episodi biblici).
Un sottile velo di sarcasmo accompagna la maggior parte delle scene. Il simbolismo la fa da padrone spingendo verso una ricerca interpretativa sull’attendibilità dei vari dogmi cristiani.
Diverse le comparse celebri, da Satana a De Sade.

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