Il pianeta verde

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Il pianeta verde

Nell'universo, esiste un pianeta i cui abitanti vivono in pace: crudisti e atleti, molti di loro sono ultracentenari. Periodicamente, alcuni di loro visitano altri pianeti abitati e si recano anche sulla Terra, per conoscerne i progressi tecnologici e sociali. L'ultima visita risale a duecento anni prima ed essi sperano che molte cose siano cambiate. Così, una giovane madre si offre volontaria: tra i suoi obiettivi, c'è anche quello di scoprire qualcosa sulle sue origini, poiché essa è per metà terrestre.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: La Belle Verte
Attori principali: Coline Serreau, Vincent Lindon, James Thierrée, Marion Cotillard, Claire Keim, Samuel Tasinaje, Catherine Samie, Paul Crauchet, Didier Flamand, Michel Lagueyrie, Patrick Timsit, Denis Podalydès, Philippine Leroy-Beaulieu, Francis Perrin, Yolande Moreau, Mostra tutti

Regia: Coline Serreau
Sceneggiatura/Autore: Coline Serreau
Colonna sonora: Coline Serreau
Fotografia: Robert Alazraki
Costumi: Karen Muller Serreau
Produttore: Alain Sarde
Produzione: Australia, Francia
Genere: Commedia
Durata: 99 minuti

Dove vedere in streaming Il pianeta verde

20 Agosto 2015 in Il pianeta verde

Commedia molto hippie, ma carina, poco altro da dire.
Divertente il fatto che Gesù fosse stato uno di loro.

14 Agosto 2012 in Il pianeta verde

L’ho visto tre volte e così le mie figlie. E’ raro che un film piaccia così tanto a tutta la famiglia. Una favola con risvolti comici e amari. Un consiglio per noi uomini moderni, un piccolo suggerimento per un cambio di rotta. Aspettiamo l’era post industriale!!!

Male / 16 Febbraio 2012 in Il pianeta verde

Idee di fondo interessanti e spalmate lungo tutto il film. Ma realizzato male male male.

Il dubbio. / 4 Marzo 2011 in Il pianeta verde

Allora, allora…strano film da recensire. Scusatemi, sarò inevitabilmente prolisso.
Strano perchè, più che delle qualità del film stesso, è inevitabile parlare e riflettere sul chiaro messaggio che intende diffondere.
Ecco…proprio qua, in me, si è verificato uno strano cortocircuito.
Mi spiego…il messaggio è ottimo: una critica mirata e radicale alla nostra civiltà e alla nostra società consumistica, ai suoi ritmi, stili ed abitudini. Alla sua palese stupidità e all’inevitabile disumanità dei suoi abitanti.
Fin qua, tutto ok.
L’elemento che però mi ha lasciato perplesso e incapace di dare un voto al film è stato la rappresentazione “dell’atro mondo”, quello buono.
Per carità, tutto funziona…ci sono pure richiami ad una società anarchica e cooperativa che mi avrebbero dovuto conquistare al primo sguardo…Però, così non è stato.
Come mai?
Il fatto è che, alla fine della fine, ho dovuto ammettere che non provavo simpatia alcuna per questi nuovi esseri dai volti e dagli atteggiamenti così perfetti, come dire…angelici.
Tutti sono belli, belle, sani, saggi e intelligenti.
Riccioli cherubini che si posano su occhi azzurro cielo.
Ognuno, bambini compresi, forte di incrollabili certezze.
Non esiste più nè dubbio nè paura.
I volti delle persone sono come i loro principi, perfetti.
Credo che sia proprio questo l’aspetto che non mi rende possibile votare questo film.
Perchè, pur condividendone la critica alla nostra stupida società e al cancro della sua cattiveria, non sono riuscito a provare simpatia per quasta nuova “razza unica” (così si autodefiniscono con gioia). Sarò stupido…ma quando una presunzione di perfezione viene così ostentata, sia quel che sia, a me vengono in mente i nazisti dell’Illinois. Ed io li odio, i nazisti dell’Illinois.
Conferma di questa mia antipatia nei loro confronti ne è stato il fatto che, alla fine, quando le due ragazze terrestri vengono trasportate in questo mondo perfetto il sentimento che provavo nei loro confronti era di tristezza. Una difficilmente spiegabile malinconia.
Non so…finito di vedere il film avevo una gran voglia di un bar fumoso con litri di birra al bancone. Musica, rumore e peccati.
Un bar pieno di gente, persone per nulla perfette.
Identità e storie ognuna diversa dall’altra che, tra un dubbio e una speranza, sognano e parlano di un mondo diverso.
Migliore, sì. Ma non perfetto.
Il dubbio, in ogni società, non può nè essere cancellato nè essere dimenticato.
Così, alla fine, per me questo film resta così.
Senza voto.

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