PROFONDO LYNCH / 22 Agosto 2016 in L'étrange couleur des larmes de ton corps

Questa volta è dura esprimere un giudizio. Non conoscevo il duo Cattet e Forzani e devo dire che sono rimasto spiazzato. Messa da parte la pesante zavorra della narrazione ,il duo si concentra prevalentemente sull’aspetto visivo e sul montaggio serrato…imbastendo un giallo lisergico e non convenzionale. Il rovescio della medaglia è la pesantezza con cui si sta dietro al racconto che per l’appunto è quasi inesistente. S’inizia a mettere assieme i pezzi dopo un ora abbondante…pezzi che comunque non collimano perfettamente.

Ho adorato, e sottolineo adorato, l’impostazione da giallo italiano anni ’70. L’impronta di Argento (le soggettive, gli ambienti, i movimenti di macchina), la fotografia di Bava (l’uso dei colori primi), il gusto splatter di Fulci (gli occhi completamente bianchi e le parti oniriche de “una lucertola con la pelle di donna”) si sommano all”influenza di svariate altre pellicole nostrane dell’epoca (non so perchè ma continuo a pensare a “cosa avete fatto a solange?”). Sempre per rimanere in tema d’influenze direi che “strade perdute” di Lynch è da nominare senz’altro.
La colonna sonora l’ho trovata fantastica.
In definitiva questo film è per cultori del genere giallo e per gli impavidi fan di Lynch.

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