Re per una notte

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Re per una notte

Rupert Pupkin, ossessionato dall'idea di diventare un comico affermato, vive con l'anziana madre preparando improbabili sketch e idolatrando il suo mito, lo showman televisivo Jerry Langford. Un giorno, approfittando di un'occasione fortuita, riesce a conoscere quest'ultimo e a strappargli la promessa di un provino. Ma se per Jerry questa è solo la frase di circostanza detta per liberarsi di un ammiratore troppo insistente, per Rupert è un impegno da onorare a qualsiasi costo.
scimmiadigiada ha scritto questa trama

Titolo Originale: The King of Comedy
Attori principali: Robert De Niro, Jerry Lewis, Sandra Bernhard, Diahnne Abbott, Shelley Hack, Frederick de Cordova, Kim Chan, Ed Herlihy, Lou Brown, Margo Winkler, Ralph Monaco, Catherine Scorsese, Cathy Scorsese, Loretta Tupper, Peter Potulski, Vinnie Gonzales, Whitey Ryan, Doc Lawless, Marta Heflin, Chuck Low, Katherine Wallach, Charles Kaleina, Richard Baratz, Leslie Levinson, Alan Potashnick, Michael Kolba, Robert Colston, Ramon Rodriguez, Chuck Coop, Sel Vitella, Tony Boschetti, Tony Randall, Jay Julien, Joe Strummer, Paul Simonon, Kosmo Vinyl, Ellen Foley, Pearl Harbour, Gaby Salter, Jerry Baxter-Worman, Don Letts, Matt Russo, Thelma Lee, Joyce Brothers, Bill Minkin, George Kapp, Victor Borge, Rob-Jamere Wess, Audrey Dummett, June Prud'Homme, Edgar J. Scherick, Thomas M. Tolan, Ray Dittrich, Richard Dioguardi, Harry J. Ufland, Scotty Bloch, Jim Lyness, Diane Rachell, Dennis Mulligan, Tony Devon, Peter Fain, Michael F. Stodden, Gerard Murphy, Jimmy Raitt, Martin Scorsese, Charles Scorsese, Mardik Martin, William Jorgensen, Marvin Scott, Chuck Stevens, William Littauer, Jeff David, Mick Jones, Liza Minnelli, Mostra tutti

Regia: Martin Scorsese
Sceneggiatura/Autore: Paul D. Zimmerman
Colonna sonora: Robbie Robertson
Fotografia: Fred Schuler
Costumi: Richard Bruno, William Loger
Produttore: Arnon Milchan, Robert Greenhut
Produzione: Usa
Genere: Commedia, Poliziesco
Durata: 109 minuti

Dove vedere in streaming Re per una notte

“Better to be king for a night than schmuck for a lifetime.” / 23 Dicembre 2021 in Re per una notte

Solo Scorsese poteva rendere la parte più triste, inquietante e tragicomica un monologo in un show televisivo.
Sapevamo poco e nulla di Robert Pupkin, ma in quei pochi minuti davanti al pubblico, l’occasione di una vita, scopriamo cosa significhi essere sul palcoscenico, smettere di essere emarginato.
E se si è conquistato questo privilegio soltanto rapendo l’altro Re della Commedia.
Scorsese dimostra come per la fama si farebbe di tutto. E di come Pupkin, dopotutto, sia innocente.

A tutti coloro che idolatrano Joker, sappiate che nulla è stato inventato.
King of Comedy lo fece già circa 30 anni prima. Non è neanche un caso che De Niro faccia un cameo.

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Non il miglior Scorsese! / 1 Ottobre 2020 in Re per una notte

Scorsese se la prende con leggerezza e ironizza sul mondo dello spettacolo, con situazioni divertenti e altre un po’ piatte.
De Niro è bravo come solito, uno dei suoi momenti comedy più riusciti, Lewis un po’ più piatto ma credo sia parte del personaggio.
Buonissima regia, ma che non si prende troppo sul serio.
6,5

Il fascino nascosto di Scorsese / 14 Maggio 2020 in Re per una notte

Dopo Fuori Orario il mio film preferito di Martin Scorsese. Filmoni come Mean Streets, Taxi driver, Toro scatenato, Quei bravi ragazzi e Gangs of New York si possono accomodare dietro nella mia classifica.

De Niro strabiliante, tra le sue migliori interpretazioni. A metà film stavo quasi per odiare il suo personaggio, troppo fastidioso e imbarazzante; poi con il procedere dei minuti e con il gran finale (finzione o realtà?) lo ho amato, o meglio ho amato il modo e la maestria di Scorsese nel rappresentarlo in senso metaforico e sotto vari punti di vista.

Molte scene le ho trovate visivamente splendide!
Se poi vogliamo parlare del cameo, citazioni e qualche autoreferenzialità andiamo a nozze.

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Un film minore di Scorsese che merita di essere rivalutato / 27 Aprile 2019 in Re per una notte

Oltre ad essere stato un flop commerciale, mi sembra che The King of comedy sia anche abbastanza snobbato dalla critica. Certo, Scorsese ha al suo attivo film migliori.
Ma Re per una notte (una volta tanto, l’adattamento italiano del titolo ha senso) è un bel film, con un grande protagonista. Il Rupert Pupkin interpretato (alla grande, ovviamente) da De Niro, è un personaggio tragicomico memorabile: ingabbiato in una vita squallida che non ama, e da cui sfugge sognando ad occhi aperti, vuole disperatamente il successo. E’ interessante riflettere su questo: non vuole semplicemente essere un comico (altrimenti proverebbe a partire dalla gavetta), vuole apparire in televisione, il successo.
A fare da contraltare, è chi il successo l’ha già ottenuto, il Jerry Langford interpretato da Jerry Lewis: la sua recitazione può sembrare monocorde, ed in effetti lo è, ma l’ho trovata efficace. Il suo personaggio è infatti un uomo solo il cui successo è un peso. E’ giusto che sia apatico in confronto all’esuberante Rupert: è proprio il confronto tra i due uno degli elementi di fascino del film.
Meno convincente Marsha (interpretata da Sandra Bernhard), troppo sopra le righe: utile a muovere la trama, ma le sue scene sono piuttosto noiose.
C’è anche un po’ di ironia verso l’FBI, che non fa mai male.
Forse, Scorsese e Zimmermann potevano osare un po’ di più. Ho letto in giro paragoni con Taxi Driver>/i>, e ci sta, come soggetto (naturalmente qui affrontare in chiave grottesca e farsesca), ma non ha la forza di quel film (a mio parere… e, del resto, Taxi Driver è un capolavoro, difficilmente replicabile, tanto più con una commedia).
Ma se anche non è un capolavoro, è un bel film che merita di essere visto e rivalutato.

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Meglio Re per una notte… / 27 Aprile 2016 in Re per una notte

Martin Scorsese degli anni 80…avevo paura pure solo a pensarci.
Temevo di trovarmi davanti un film dal notevole peso specifico, e invece questo Re per una notte si lascia guardare con serenità e leggerezza.
Il protagonista vuole diventare un comico, uno stand-up comedian per la precisione, e per farlo è disposto a tutto.
I famosi 15 minuti di fama che meritiamo tutti lui è deciso a prenderseli e a farli durare molto, molto di più.
Può sembrare una cosa stupida, e invece questo film datato 1982 propone questo tema in modo così attuale da spingere comunque ad una profonda riflessione.
I tempi sono cambiati, certo, forse non è più il volersi trovare su un palco a far ridere il sogno ricorrente, ma la smania di successo che anima dentro una gran fetta della popolazione odierna, in maniere diverse, è la stessa di 30 anni fa. Per la visibilità ci sono persone disposte a fare quasi tutto, no? E Robert de Niro nei panni del protagonista ci mostra per bene chi sono queste persone: sono i nostri amici, i nostri cugini, i nostri genitori, i nostri vicini…sono le persone “normali”, quelle che si comportano regolarmente, seguendo il corso della normalità. Quelle che però sentono dentro un gran bisogno di mettersi in mostra, un bisogno che li brucia fino al punto da renderli una persona completamente diversa.

Consigliato a: C’è qualche gag ma non è una commediucola, a discapito del titolo. Non è leggerissimo, a meno che non lo si voglia osservare solo in superficie, senza indagare lo spirito umano e la “brama di notorietà” che lo muove anche oggi.

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