Io, Robot

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Io, Robot

2035. I robot e gli esseri umani convivono nella vita quotidiana. Del Spooner, detective di polizia tecnofobo, deve indagare sull'omicidio del dottor Alfred Lanning, scienziato della U.S. Robotics. Spooner è convinto che il colpevole sia un androide, ma, durante le indagini, il poliziotto scopre addirittura un complotto su larga scala.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: I, Robot
Attori principali: Will Smith, Bridget Moynahan, Alan Tudyk, James Cromwell, Bruce Greenwood, Shia LaBeouf, Chi McBride, Jerry Wasserman, Peter Shinkoda, Terry Chen, David Haysom, Scott Heindl, Adrian Ricard, Fiona Hogan, Sharon Wilkins, Craig March, Darren Moore, Emily Tennant, Tiffany Lyndall-Knight, Aaron Douglas, Angela Moore, Mostra tutti

Regia: Alex Proyas
Sceneggiatura/Autore: Akiva Goldsman, Jeff Vintar, Jeff Vintar
Colonna sonora: Marco Beltrami
Fotografia: Simon Duggan
Costumi: Liz Keogh
Produttore: John Davis, Topher Dow, Laurence Mark, Wyck Godfrey, Will Smith, James Lassiter, Anthony Romano, Michel Shane, Michael Lee Baron
Produzione: Usa, Germania
Genere: Azione, Drammatico, Fantascienza
Durata: 115 minuti

Dove vedere in streaming Io, Robot

Bello bello! / 4 Dicembre 2020 in Io, Robot

E anche questo recupero ne è valsa la pena!
Un buon action-thriller-scify, con un Will Smith in piena epoca d’oro, bravo (anche bello!) e una coprotagonista all’altezza.
Anche qui posso dire che, nonostante sia datato 2004, il film fa molto riflettere sull’importanza nella società e il valore che ognuno di noi ha dato negli anni alla tecnologia. Ormai siamo dipendenti, proprio succubi, di qualsiasi cosa sia artificialmente intelligente e plasmato alle nostre esigenze.
Smartphone, smartwatch, i vari Alexa o Siri o Cortana (questa chi la usa davvero?!), le varie app o dispositivi che usano gps per la nostra posizione… ma ci pensate davvero che stiamo diventando cio che vogliono? E pare sia inevitabile….
Comunque tornando al film, è proprio l’inizio di un’idea che è diventata realtà anche troppo presto. Non meravigliamoci quando troveremo tutti robot ovunque e la gente non lavorerà più.
Da recuperare. 7,5.

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Un robot non può danneggiare l’Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l’Umanità riceva danno / 15 Maggio 2013 in Io, Robot

Il film si ispira all’ominima opera di Isaac Asimov, ma di sola ispirazione possiamo parlare, perchè il libro (una raccolta di racconti brevi) non costituisce per nulla il soggetto del film, che è invece una storia a sè stante. Il tema dei racconti è il comportamento dei robot in funzione delle 3 ferree leggi della robotica che ogni robot, per costituzione, deve rispettare (le ho riportate nella sezione “citazioni”). L’applicazione di tali leggi compoterà diversi paradossi che si verranno a creare in certe particolari situazioni in cui si crea un “conflitto” tra di esse e questo porterà i robot a comportarsi in modo strano finchè i protagonisti, riflettendo, non riusciranno a comprendere la logica che sta dietro tali comportamenti… e, trattandosi di robot, si può stare certi che seguiranno comportamenti logicamente inattaccabili!

Il film prende avvio dallo stesso pretesto, e in particolare si ispira ad uno dei racconti: “Conflitto evitabile”. Come si comportano i robot in questo racconto? Essendo macchine il cui compito è la gestione dell’economia mondiale, e poichè la prima legge instillata in ogni robot precede di impedire il danneggiamenento dell’uomo, i robot generalizzeranno questa legge: “un robot deve impedire il danneggiamento dell’umanità”. Questo porterà a far si che tali robot proteggano gli umani da qualsiasi pericolo… anche da loro stessi! Nel film troveremo questa stessa distorsione in una delle macchine, e da qui partirà un nuovo paradossale racconto…

Buon ritmo, consona l’interpretazione di Will Smith. Le scene d’azione sono abusate e snaturano l’opera di Asimov, ma sono una concessione che possiamo anche fare. Il prodotto tutto sommato, fastidiose licenze hollywoodiane a parte, è godibile e riesce ad appassionare chi viene semplicemente al cinema per guardarsi un film di fantascienza con rambate ed effetti speciali vari.

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22 Maggio 2012 in Io, Robot

Il film, basato su un romanzo di Asimov, mi è piaciuto moltissimo; un giusto mix tra fantascienza (più incentrata su robot che su mezzi spaziali), thriller (c’è da risolvere un omicidio anche se particolare) e ironia (il bravissimo Will Smith è sempre puntuale nello spezzare la tensione con qualche battutina).
Anche in questo film, come in “Collateral”, ci sono tre principali protagonisti:
Spooner il detective interpretato da Will Smith che ha un avversione evidente per i robot e una simpatia per le Converse e le Audi (pubblicità neanche troppo occulta).
Brava e bella Bridget Moynahan (“La regola del sospetto”, “Ai vertici della tensione”) nei panni della algida (in questo caso si può intendere anche come gelato, nel senso di fredda) psicologa.
Infine Sonny il robot accusato dell’omicidio del suo creatore.
L’unica perplessità è sul finale ma stavolta solo perchè non mi è perfettamente chiaro.
Altro peccato la pubblicità (oltre ai due marchi citati compare in alcune scene in primo piano anche uno stereo Jvc) che però ha il pregio di non spezzare il ritmo del film.
Belle le scene d’azione anche se forse un pò esagerata quella del tunnel.

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