Nella pancia di Cinecittà / 20 Ottobre 2014 in Intervista

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Una troupe televisiva giapponese intervista Fellini durante le riprese di un suo film (L’America, tratto da un romanzo di Kafka). Il pretesto è ottimo per entrare nel mondo di Cinecittà, sventrarlo e analizzarlo nel modo più completo.
Il regista regala momenti veramente unici come l’incontro tra Mastroianni e la Ekberg dopo tanti anni, immagini de “La dolce vita” si mescolano alla magia di una notte a casa della Ekberg.
Ma l’obiettivo è un altro, è raccontare quel mondo caotico e ricco d’arte che è stato Cinecittà, intriso di spontaneità e della romanità dei suoi addetti. Una macchina che ha funzionato, ma il finale, come spesso accade nei film di Fellini, non regala nemmeno questa volta un raggio di sole.

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