Il discorso del re

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Il discorso del re

Re Giorgio VI ha un grave problema di dizione: egli è, infatti, balbuziente e questa deficienza accentua la sua timidezza e gli impedisce di svolgere con la dovuta sicurezza il suo ruolo di reggente. Dopo aver cercato per anni una soluzione, incappa in un originale logopedista dai metodi quantomeno poco ortodossi.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The King's Speech
Attori principali: Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce, Timothy Spall, Michael Gambon, Jennifer Ehle, Derek Jacobi, Freya Wilson, Ramona Marquez, Richard Dixon, Robert Portal, Eve Best, Paul Trussell, Adrian Scarborough, Andrew Havill, Charles Armstrong, Roger Hammond, Calum Gittins, Dominic Applewhite, Ben Wimsett, David Bamber, Jake Hathaway, Patrick Ryecart, Teresa Gallagher, Simon Chandler, Claire Bloom, Orlando Wells, Tim Downie, Dick Ward, John Albasiny, Danny Emes, Anthony Andrews, John Warnaby, Roger Parrott, Dean Ambridge, Julianne Buescher, James Currie, Graham Curry, Tony Earnshaw, Sean Talo, Mostra tutti

Regia: Tom Hooper
Sceneggiatura/Autore: David Seidler
Colonna sonora: Alexandre Desplat
Fotografia: Danny Cohen
Costumi: Jenny Beavan, Marco Scotti
Produttore: Geoffrey Rush, Bob Weinstein, Harvey Weinstein, Emile Sherman, Iain Canning, Mark Foligno, Paul Brett, Tim Smith, Gareth Unwin
Produzione: Gran Bretagna
Genere: Drammatico, Storia, Biografico
Durata: 118 minuti

Dove vedere in streaming Il discorso del re

Meraviglioso / 21 Febbraio 2016 in Il discorso del re

La storia di come Giorgio VI, Re d’Inghilterra riesce a superare il suo grave problema di balbuzie. Detto così, non sembra niente di particolare e invece siamo di fronte ad uno dei migliori film degli ultimi anni. La trama segue Giorgio VI, affetto pesantemente nella sua vita dal suddetto problema, in varie fasi della vita. L’incontro con l’eccentrico ma geniale logopedista Lionel Logue, con in quale, col trascorrere del tempo stringerà una vera e forte amicizia, gli cambierà la vita. Da segnalare nel corso del film la rappresentazione di vari eventi che hanno delineato la vita di Giorgio, come l’abdicazione del fratello (e la sua nomina a Re) e la dichiarazione di guerra alla Germania nazista (il famoso “Discorso del Re”).
Tecnicamente, il film è davvero stupendo, con grande cura nei dettagli ed un’ottima ricostruzione storica. Il cast è straordinario, è quasi inutile sottolineare la bravura di Colin Firth; anche Geoffrey Rush è fantastico.
Un film che chiunque dovrebbe vedere, sicuramente uno dei più belli degli anni 2000.

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Mah…. 5 / 14 Dicembre 2015 in Il discorso del re

Insomma, credo che la critica lo abbia elogiato troppo per quello che in realtà è.
Un film tra la commedia e il dramma, tra la storia e la guerra, con personaggi pomposi (di discreta bravura però, come per Firth o Rush!) ma che nonostante tali talenti questa pellicola mostra un bel tratto di storia, colorato da questa piccola vicenda personale, che riempie il tutto ma senza dire niente.
Forse è stato pompato per via degli Oscar, ma in quell’anno avrei preferito “Inception” o anche “Il Cigno Nero” come miglior film. Ma non questo.
5. Sarei salito a 6 se avessero curato di più quell’aspetto che sembra mancare.

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Il discorso di Bertie / 20 Luglio 2015 in Il discorso del re

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Questo film di primo acchito può sembrare noioso e ruffiano. Noioso per via delle scenografie rigide e distaccate, e per l’atmosfera fredda che lascia percepire per tutta la sua durata. Può sembrare ruffiano perché sembra quasi un elogio alla nazione e a re Giorgio VI, un’immagine maestosa della monarchia e del nazionalismo.
Fortunatamente non è né l’uno né l’altro.
La noia iniziale viene subito spezzata dalla conoscenza del personaggio di Lionel, interpretato da Geoffry Rush. Lionel con i suoi metodi anticonvenzionali e la sua sottile ironia allontana subito il film dalla noia e lo rende piacevole. Da notare come i colori dello studio di Lionel siano poi quelli che allestisce allo studio della radio. In secondo luogo, questo film è tutt’altro che ruffiano. Infatti dietro la facciata costruita dai personaggi dei sovrani Giorgio VI e Elisabetta la regina Madre, si nasconde la feroce critica al tradizionalismo. Quel tradizionalismo che rende Bertie incapace di parlare. Che lo rende incapace di esprimersi perché a passato tutta la vita a essere represso. La vita regale lo ha schiacciato . Lo ha costretto a cambiare, lo ha smussato e gli ha tappato la bocca. E’ la tradizione che lo ha reso muto, ed è l’anticonformismo a salvarlo. Fu la novità a renderlo un grande re.
E il discorso che fece è lo stesso che possiamo sentire per pochi momenti su Imitation Game. Il discorso che passò alla storia. E fu fatto da un insicuro, incompreso re balbuziente.
Oscar meritatissimo a Colin Firth, attore che fino a ora è sempre stato confinato a ruoli simili a Darcy di Orgoglio e Pregiudizio.

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16 Settembre 2014 in Il discorso del re

Non so se per colpa del periodo o proprio del film, ma ahimè mi sono addormentata mentre lo vedevo, quindi non ci ho capito granché… In ogni caso trovo significativa questa cosa, perché non mi capita molto spesso, forse effettivamente non mi ha colpita il film

7 Febbraio 2014 in Il discorso del re

Uno dei migliori film usciti in questi anni.
Da vedere in lingua originale ed eventualmente rivedere, la recitazione è veramente da manuale, la fotografia è curatissima e la narrazione riesce a rendere leggero un tema – lezioni di dizione – che avrebbe potuto risultare estremamente noioso.
Dieci perché non saprei cosa chiedere di più a questo film.