Goksung - La presenza del diavolo

/ 20157.043 voti
Goksung - La presenza del diavolo

Corea del Sud. Subito dopo l'arrivo di uno straniero, in un piccolo villaggio inizia a diffondersi una misteriosa malattia. Per salvare sua figlia, un poliziotto prova a risolvere il pericoloso mistero.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: 곡성
Attori principali: Kwak Do-won, Hwang Jung-min, Chun Woo-hee, Jun Kunimura, Kim Hwan-hee, Heo Jin, Jang So-yeon, Kim Do-yoon, Jo Han-chul, Son Kang-gook, Park Seong-yeon, Bae Yong-geun, Kim Ki-cheon, Yoo Soon-woong, Lee Yong-nyeo, Hwang Seok-jeong, Moon Chang-gil, Lee Jung-eun, Jeon Bae-soo, Song Min-seok, Jo Yeon-hee, Lee Sun-hee, Kim Chun-gi, Mostra tutti

Regia: Na Hong-jin
Sceneggiatura/Autore: Na Hong-jin
Colonna sonora: Dalpalan, Jang Young-gyu
Fotografia: Hong Kyung-pyo
Costumi: Chae Kyung-hwa
Produttore: Kim Ho-sung, Suh Dong-hyun, Lim Min-sub
Produzione: Corea del Sud
Genere: Orientale, Horror, Fantasy, Thriller
Durata: 156 minuti

Dove vedere in streaming Goksung - La presenza del diavolo

WTF?! / 5 Agosto 2020 in Goksung - La presenza del diavolo

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

“Grande film!” “Il miglior horror di tutti tempi!!” “Adrenalina pura!”
Leggo recensioni così….. ne sono sconcertato!
Ma siamo sicuri di aver visto lo stesso film???
Alcune scene sono cruente e un po degne di nota, per il resto no. Lento, troppo dilungato, per l’80% fatto di grida e urli. Poi un horror di 2h36: e che vuoi raccontare?!
Un altra pecca che gli asiatici hanno tutto un loro modo di “spaventare”, basta vedere le differenze tra i vari “Ringu” e i remake americani: noi siamo abituati alla paura, ai colpi di scena, ai salti sulla sedia… e invece qui basta che urlano!!!
Da commentare ad esempio la ridicola lotta in 4 col “posseduto”: lui arrancava per morderli e loro cadevano a terra indietreggiando… e urlavano, piangevano e urlavano…. scena davvero buffa.
Bocciato. 4.

Leggi tutto

Senza capo né coda / 26 Giugno 2020 in Goksung - La presenza del diavolo

Goksung sembrava fosse il thriller/horror del secolo eppure è un film abbastanza piatto, spalmato senza giustificazione su 156 minuti di pellicola. Questo è il primo film di questo acclamato regista che vedo, ma ne ha fatti solo tre (compreso Goksung), e la visione di questo non è stata per nulla così eccitante come tutti dicono, perciò mi viene il sospetto che questo regista possa essere ben sopravvalutato. Non sarebbe il primo. Comunque ritornando al film ne sono rimasto ampiamente deluso dato le aspettative che diversi sedicenti cinefili del web mi avevano istillato. In una cittadina della sud corea incominciano ad avvenire delle morti violente, cruente e perciò molto strane. Si sospetta sia un fungo, una qualche droga che induce alle persone a impazzire e a uccidere. Si incomincia a pensare a delle presenze malefiche e lì si finisce ad accusare uno straniero, un giapponese arrivato da poco in città, avvistato mangiare carcasse di animali nei boschi. Il protagonista è abbastanza irritante, con una faccia da tontolone e la goffaggine di un personaggio dei cartoni animati. Le situazioni comiche che di solito apprezzo nei film asiatici quando ben dosate e nel giusto contesto, qua fanno cadere nel ridicolo personaggi, situazioni e l’intero film. Mi dispiace ma non sono riuscito ad apprezzarle. La componente horror si basa su individui pieni di pustole che creano disgusto e gente che urla e si dimena. Molto brava la bambina nella sua parte, ma il film nel complesso non regala nulla e non lascia capire nulla. Un accozzaglia senza senso nel quale molti cinefili amano sguazzarci dentro perché cinema senza senso = cinema di qualità. Probabilmente se fosse stato americano sarebbe stato bollato come ciarlataneria di serie B.

Voto: 5½ che arrotondo a 6

Leggi tutto

IL PIAGNISTEO / 15 Gennaio 2018 in Goksung - La presenza del diavolo

Avevo letto solo ed esclusivamente recensioni entusiastiche tanto da convincermi ad accaparrarmi il bluray a scatola chiusa. Un errore.

La mescolanza tra horror e comicità sbalestrata sudcoreana per ora non ha mai incontrato i miei gusti (non mi era piaciuta nemmeno in “the host”) e di fatti anche qui non l’ho gradita.
Il protagonista ha uno sguardo assente e beota dall’inizio alla fine e come se non bastasse urla tantissimo.
La figlia del protagonista è poco più che un pretesto ed urla tantissimo.
I colleghi del protagonista sono inetti quanto lui ed urlano tantissimo.
La cittadinanza è da cartone animato ed urla tantissimo.
Lo sciamano balla ed urla tantissimo.
Si salva giusto “il giapponese”…unico personaggio che non grida e recita nei limiti.

Per moltissimo tempo ho atteso che il film ingranasse e mettesse la quinta ma così non è stato. Quattro frecce.

Personalmente salvo ben poco e non c’è nulla di positivo che mi sia rimasto in testa.

Leggi tutto

Una finestra sempre aperta al dubbio. / 26 Luglio 2016 in Goksung - La presenza del diavolo

Na Hong-Jin ( The Chaser e The Yellow Sea ) col suo The Wailing, realizza un thriller crudo, intenso, inoltrandosi in un melodrammatico horror.
Il regista sudcoreano, grazie al suo talento ( già ampiamente dimostrato nei lavori precedenti ) riesce a veicolare entrambi i generi, non estraniandoli, ma amalgamandoli in un coniugio di timori e suggestioni, ataviche paure sedimentate nell’animo umano. E così, nella sua inusitata eleganza, ricamata da humor e gag che hanno il merito di non illanguidirne l’angoscia, ma di portarla gradualmente all’acme della sua evoluzione, l’opera di Na Hong-Jin non delude, infondendo nello spettatore un acuto senso di smarrimento, gravido di domande e avido di soluzioni. Una finestra sempre aperta al dubbio.

Leggi tutto
inserisci nuova citazione

Non ci sono citazioni.