Trappola di cristallo

Film d’azione cultissimo, da vedere e rivedere, soprattutto come film squisitamente natalizio.

Alan Rickman fenomenale con un superbo Bruce Willis.
John McClane è uno Snake Plissken al servizio del cinema muscolare, diventando antieroe all’interno di un genere reduce da una fossilizzazione negli anni 80 dell’edonismo reaganiano e dal post ‘Nam, ancora radicato nella mente degli spettatori americani che si stanno affacciando al nuovo decennio.
Ottimi tempi comici. Bruce Willis è l’eroe sgraziato con la battuta pronta, tamarro quanto basta, che rende credibile anche i cliché del suo ruolo.
2 ore che volano, con una azione distribuita nell’arco della oellicola che dà continuità ad un film che sa benissimo come scandire i tempi.
Film d’azione che piacerà anche agli spettatori più pettinati e altezzosi perché Die Hard è un guilty pleasure irresistibile e ben realizzato.

Sará che ho un bellissimo ricordo di questo film, che andai a vedere al cinema con dei miei amici e scoprii il grande Bruce Willis. Un film completo: presenta scene d’azione pazzesche, sceneggiatura zeppa di frasi oggi celebri, intepretazioni molto buone e regia ottima. La trama non è sicuramente alla pari con quelle di Bergman, ma soddisfa gli amanti dell’action. Buonanotte.

Il primo capitolo della serie “Die hard” di certo non si fa ricordare per meriti artistici, bensì principalmente per un Bruce Willis al picco della tamarreide e per il fatto che se fosse stato girato qualche anno più tardi bisognava cambiare mezza sceneggiatura causa avvento dei telefoni cellulari.
Per il resto è un filmetto che si lascia guardare, senza pretese, una di quelle pellicole destinate a passare e ripassare in tv per riempire i palinsesti delle seconde serate estive (come è stato saggiamente definito qui sotto: è un “classicone da rete 4”).