senza pretese ma George Peppard è eccelso. / 26 Aprile 2013 in 4 per Cordoba

4 per Cordoba.

..Che tra l’altro come western non è neanche malaccio, a mio avviso la sufficienza piena e meritata la ottiene, si lascia vedere e scorre. Io nel film ho visto una pellicola che vuole lasciare, senza pretese, qualcosa di diverso allo spettatore mantenendo e rispettando alcuni dei canoni del western classico sparatorie, esplosioni, la missione impossibile, il gruppo di coraggiosi contro tutto e tutti, l’identità del gruppo, il ruolo dell’America, il viaggio per il Messico, il gioco di sguardi… con la peculiarità di avere un personaggio chiave nella vicenda che non è un uomo bensì donna. Alla donna, Leonora (interpretata da Giovanna Ralli) viene dato un ruolo di tutto rispetto, è lei la protagonista, in seconda, assieme a Red Douglas (G. Peppard) ufficiale dell’esercito Statunitense, tanto che in più battute i soldati rimangono di stucco alla notizia che Leonora ha avuto un’importanza notevole per la buona riuscita della loro missione. Quale ? Processare il criminale Hector Cordoba, generalissimo della RIvoluzione che semina panico e terrore nel confine fra Texas e Mexico, idolo della folla.. ma è davvero cattivo ? Buono no di certo.
Se non fosse per il finale, il regista forse si è reso conto che i minuti stavano finendo e bam ha schiaffato una fine tanto per, e soprattutto per i costumi, praticamente ci sono due fra i personaggi principali con i capelli e i vestiti anni 70. Uno in particolare è un chitarrista che trova rifugio dietro a dei sassi ma si vede lo strumento musicale.. è un soldato dell’esercito Usa ed ha i capelli lunghi, lisci, da rocker incallito e i basettoni.
Se non fosse per ‘ste caz**te insomma, sarebbe una pellicola bella. E non scordiamo la presenza del protagonista indiscusso, un certo George Peppard (Colazione da Tiffany ma non solo). George Peppard ragazzi, grande attore di teatro, Hannibal -mi piacciono i piani ben riusciti- con l’onnipresente sigaro in bocca. Come sarebbe a dire chi è Hannibal ? Se non avete mai visto gli A-Team su Rete 4 da bambini quando simulavate delle febbri improvvise per non andare a scuola, lasciatemi dire che avete avuto un’infanzia terribile.

Note del Don.
Dopo l’A-team, McGyver

DonMax

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