Bobby

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Bobby

All' Ambassador Hotel di Los Angeles le storie di 22 personaggi si intersecano nella tragica notte tra il 4 ed il 5 giugno 1968 in cui Robert Kennedy viene assassinato.
marcomaffei12 ha scritto questa trama

Titolo Originale: Bobby
Attori principali: Harry Belafonte, Joy Bryant, Nick Cannon, Emilio Estevez, Laurence Fishburne, Brian Geraghty, Heather Graham, Anthony Hopkins, Helen Hunt, Joshua Jackson, David Krumholtz, Ashton Kutcher, Shia LaBeouf, Lindsay Lohan, William H. Macy, Svetlana Metkina, Demi Moore, Freddy Rodríguez, Martin Sheen, Christian Slater, Sharon Stone, Jacob Vargas, Mary Elizabeth Winstead, Elijah Wood, Spencer Garrett, Scoot McNairy, Gene Borkan, David Kobzantsev, Mostra tutti

Regia: Emilio Estevez
Sceneggiatura/Autore: Emilio Estevez
Colonna sonora: Mark Isham
Fotografia: Michael Barrett
Costumi: Julie Weiss
Produttore: Anthony Hopkins, Holly Wiersma, Edward Bass, Daniel Grodnik, Michelle Krumm, Matt Landon, Michel Litvak, Gary Michael Walters
Produzione: Usa
Genere: Drammatico
Durata: 120 minuti

Dove vedere in streaming Bobby

7 Settembre 2012 in Bobby

Storie in qualche modo legate dall’evento tragico dell’assassinio di Bobby Kennedy all’Hotelo Ambassador. Bobby è solo un momento storico, i protagonisti sono le altre storie che vengono narrate durante le ore che anticipano la tragedia. Storie interessanti, alcune anche legate proprio alla speranza che possa diventare il nuovo Presidente degli Stati Uniti. Ma poi non colpisce nessuna di queste. RImangono molto in superficie a tal punto che non aspetti altro che l’omicidio, quando alla fine non è altro che l’evento drammatico, il pretesto di raccontare le vite intorno.
Non convince per niente, anche se il cast è decisamente molto ricco.
Bellissima Demi Moore che interpreta una cantante alcolizzata con una pettinatura alla Amy Whinehouse (che ricordi…). E poi Harry Belafonte… Ho sperato che cantasse… Peccato…
Sufficiente ma con grande bontà d’animo…

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24 Aprile 2011 in Bobby

Infastidisce tutto questo zuccheroso buonismo.
Penso che Estevez vi abbia messo la propria visione del mondo, che questo film lo abbia sentito, ma è un’immagine così distorta, così unidirezionale da essere inaccettabile. Il meccanismo narrativo è secondo me abbastanza funzionale, anche se l’umanità che vi gira intorno è ingiustificata a volte, come nella coppia Hunt/Sheen, nel rapporto Macy/Graham, nella coppia Belafonte/Hopkins. E’ come se avesse avuto il desiderio di raffigurare l’umanità tutta, dal ragazzo, al politico, all’anziano etc. senza però che ve ne fosse una necessità narrativa. Ho apprrezzato lo spaccato in cucina perchè centra diversamente il problema razziale, rendendolo più attuale, anche se le motivazioni sono sicuramente anche da trovarsi nelle stesse origini di Estevez. Ma appunto, non c’è anfratto del film in cui non pesi questo condiscendenza, questo incolpevole buonismo di una pletora di sconfitti che devono esserci per forza simpatici, è un piglio demagogico che non condivido per nulla.

La forza del film sta nelle immagini di repertorio e nei discorsi di Kennedy, allora lì sembra che vi sia stata una cesura temporale, sembra impossibile che tante parole siano state dette così opportunamente 40 anni fa e che continuino ad essere così terribilmente attuali oggi. Da notare il battibecco con il politico che pretende di arrestare chi “avrebbe intenzione” di commettere un reato, splendido monito realmente democratico, valido oggi ancora con più forza (e Dick, ha scritto prima o dopo di questa querelle il suo minority report?).

ps. la Lohan è una cosa inguardabile, recita peggio del cagnolino del film

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