Black Panther

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Black Panther

T'Challa torna nel suo Paese, il Wakanda, dopo la morte di suo padre, per essere nominato re. Due nemici si alleano per impedirne l'ascesa al trono e T'Challa è costretto a indossare i panni di Pantera Nera: nel tentativo di salvare il suo Paese e il mondo intero, si allea con la CIA e le Dora Milaje, le forze speciali del Wakanda.
Questo film fa parte dell''Universo Marvel'! Vuoi saperne di più?
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Black Panther
Attori principali: Chadwick Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong'o, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Letitia Wright, Winston Duke, Sterling K. Brown, Florence Kasumba, John Kani, Angela Bassett, Forest Whitaker, Andy Serkis, David S. Lee, Nabiyah Be, Isaach De Bankolé, Connie Chiume, Dorothy Steel, Danny Sapani, Sydelle Noel, Marija Abney, Zola Williams, Janeshia Adams-Ginyard, Maria Hippolyte, Marie Mouroum, Jénel Stevens, Sope Aluko, Stan Lee, Atandwa Kani, Ashton Tyler, Denzel Whitaker, Shaunette Renée Wilson, Christine Hollingsworth, Lucy Hockings, Bambadjan Bamba, Roland Kilumbu, Jermaine Holt, Dominique Elijah Smith, Jalil Jay Lynch, Vaughndio Forbes, Sasha Morfaw, Alexis Louder, Francesca Faridany, Mark Ashworth, Seth Carr, Jeremy Sample, Chad Crumley, Alexis Rhee, Danny Chung, Liz Elkins Newcomer, Tony Sears, Alex C. Riley Hughes, Clifford Gay, Shamel Heath, De'Jon Watts, Alex R. Hibbert, Tristan Timmons, Tyler Timmons, Abraham Clinkscales, Thabo Moropane, Zani Mogodi, Zenzi Williams, Trevor Noah, T. Love, Sebastian Stan, Mostra tutti

Regia: Ryan Coogler
Sceneggiatura/Autore: Joe Robert Cole, Ryan Coogler
Colonna sonora: Ludwig Göransson
Fotografia: Rachel Morrison
Costumi: Ruth E. Carter, Wendy M. Craig, Paul A. Simmons Jr.
Produttore: Kevin Feige, Victoria Alonso, Louis D'Esposito, Jeffrey Chernov, Stan Lee, Nate Moore
Produzione: Usa
Genere: Azione, Fantascienza, Supereroi
Durata: 135 minuti

Dove vedere in streaming Black Panther

Carino / 1 Dicembre 2020 in Black Panther

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il voto sarebbe un sei e mezzo.
Filmetto Marvel che si focalizza su Black Panther aka T’challa, nuovo re del Wakanda in seguito alla scomparsa di suo padre T’chaka nel corso degli eventi di Capitan America: Civil war.
La trama (abbastanza scolastica e poco originale, ma non per questo eccessivamente malvagia) verte principalmente sui temi dei figli che non devono farsi carico degli (insospettabili) errori dei padri e del desiderio di fratellanza e supporto della black community nel mondo, il tutto declinato in salsa superheroes.
Il film strizza sicuramente l’occhio alla componente afroamericana degli Stati Uniti caricandosi di sottintesi politicizzati e sociali che forse in un contesto simile suonano un filo forzati, o meglio io personalmente trovo abbastanza ingenua l’idea che i film di questo genere contribuiscano in modo decisivo al sovvertimento di pregiudizi o discriminazioni di sorta, ma tenendo conto degli incassi da record e dei premi conquistati bisogna ammettere, se non altro per onestà intellettuale, che di questi tempi di divisioni e rivendicazioni di stampo etnico la sua promessa di riscatto e rappresentanza dei supereroi neri (ma in realtà quasi tutto il cast è nero in questo film) è musica per le orecchie delle minoranze d’oltreoceano.
Non sono una critica quindi non mi arrogo il diritto di stabilire se si tratti di un film da Oscar (spoiler: ho qualche dubbio al riguardo), però la scenografia, la colonna sonora e i costumi in effetti sono molto suggestivi e omaggiano il patrimonio tribale e culturale del continente africano.
La fotografia è spettacolare, così come le ambientazioni.
T’Challa è stato ben adattato al media cinematografico dai fumetti degli Avengers: nella versione del compianto Chadwick Boseman il re è un supereroe agli albori della carriera, ancora svicolato dall’adesione al gruppo degli Avengers, inesperto e a tratti insicuro, per altri versi arrogantello, e nel complesso funziona e riprende bene il personaggio cartaceo (che non ho mai digerito granché); circondato da un gruppo di comprimari quasi esclusivamente femminile (e matriarcale nell’approccio), è controbilanciato dal cugino Killmonger, inaspettatamente proprio il ragazzino del flashback iniziale che negli anni si è trasformato in mercenario con chiare inclinazioni verso il serial killer sociopatico.
Il suo cinismo e il disprezzo per T’challa e tutto ciò che incarna è comprensibile ma non giustificabile, per cui, pur essendo forse il personaggio più riuscito della pellicola, alla fine si becca l’epilogo che merita (anche se non escludo che possa essere riciclato in futuri seguiti), mentre tra le donne più che Nakia (interpretata da un’ottima Lupita Nyong’o) o l’adolescente geniale Shuri (una quattordicenne sarebbe la mente dietro le migliori armi tecnologiche del paese più avanzato al mondo? Ma dai), emerge la dura ma retta Okoye, capace di non rispettare la legge pur di fare la cosa più giusta.
Insomma, un film Marvel che non si innalza molto dalla media della categoria, leggermente penalizzato da una cgi non memorabile e dai soliti inseguimenti interminabili, ma non è comunque un prodotto così mediocre come sento spesso dire.
Anzi, come stand-alone e primo film della Pantera è discreto.

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Qualcuno vendichi Killmonger / 1 Giugno 2019 in Black Panther

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Questa è la triste storia di un giovane eroe, proveniente da un paese dell’Africa chiamato Wakanda. Il nostro eroe ha perso il padre, ed è deciso a combattere per ciò che è suo, il trono del Wakanda. Le leggi del Wakanda sostengono che può reclamare il trono chi ha sangue di re, e lui ne ha, e per ottenere ciò che gli spetta di diritto deve sconfiggere in un combattimento a corpo a corpo l’altro pretendente. Il Wakanda è un paese magico, finge di essere un paese del terzo mondo ma in realtà è in possesso di un avanzatissima tecnologia che permette di curare il cancro, le vertebre rotte e probabilmente potrebbero con quelle navicelle spaziali ipertecnologiche impedire la colonizzazione e lo sfruttamento di tutta l’africa.
Ma c’è del marcio in Wakanda. Infatti il regno è governato da un perfido sovrano che ha ucciso il fratello lasciando il suo povero figlioletto orfano per delle ragioni del tutto illogiche. Ora però è morto perché esiste una giustizia divina, e al suo posto gli è succeduto il figlio, un idiota beota che sa fare sì e no due espressioni in croce.
Il nostro principe Erik con la K però non ci stà. Come un novello Simba, dopo anni di assenza in cui è cresciuto nel ghetto nero è un tantino arrabbiato con lo zio e con il cugino. Però decide di scegliere la via giusta, uccide un trafficante d’armi e riporta il cadavere al Wakanda. I Wakandiani sono gente evoluta, così evoluta che alla vista del cadavere concedono a Erik di combattere con il cugino diversamente intelligente, per concorrere al ruolo che gli spetta, quello di re. Ed essendo un film disney, Erik vince, elimina il cugino e lo butta da una rupe.
Poi prende la decisione di aprire le porte del Wakanda, perché santa pazienza, abbiamo la cura per il cancro, perché dovremmo tenerla per noi?
Tuttavia c’è ancora del marcio in Wakanda. Il cugino dalla faccia espressiva come un divano comprato a prezzo pieno da poltrone sofà è sopravvissuto, ritorna, ed entrambi combattono con il potere della pantera nera. In una battaglia con degli effetti speciali talmente brutti che ho preferito fissare il muro che c’è dietro la mia televisione piuttosto che guardarli.
Il povero Erik rimane ferito. Potrebbero curarlo in un petosecondo. Ma preferisce morire da vero eroe qual’è. Mentre il cugino rimane sadicamente a guardarlo morire così, giusto perché aveva due minuti liberi rosicchiati dalla pausa dalla guerra civile. Poi boh apre i porti, ma senza il mio eroe, non aveva più senso questo film.
Da tutto questo ho capito che i wakandiani sono dei celebrolesi. Stato evoluto col vibranio e tutti i crismi, e poi sono ancora soggetti a una monarchia assoluta, eletta in base a chi tira le capocciate più forte. Vabbè, RIP Killmonger, insegna agli angeli a morire senza una valida ragione, dopo che avevi vinto la gara delle capocciate.

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una pena politicamente corretta / 17 Febbraio 2019 in Black Panther

purtroppo la Disney e le principali major iniziano a mischiare troppo spesso la politica e le scelte ideologiche con la settima arte dura e pura. Una grande oscenità candidare questo film agli Oscar come miglior film, così come osannare un misero action movie o cinecomic che peraltro risulta il peggiore nella storia dei Marvel Studios.

Incredibilmente sopravvalutato / 7 Giugno 2018 in Black Panther

Un film incredibilmente sopravvalutato: una storia esile, elementare, priva di emozioni, con sottotrame che terminano in maniera brusca (si veda il modo in cui viene sommariamente abortita la missione di Nakia, o come finisce la storia del criminale Klaue); una costruzione delle scene spesso inetta, come il banalissimo inseguimento in auto, o i combattimenti quasi sempre poco leggibili (un problema che ultimamente sembra essere divenuto endemico); l’estetica poco originale, con la capitale wakandiana che assomiglia in modo sospetto a Shanghai; la filosofia politica francamente reazionaria (Wakanda non è esattamente una democrazia).
Si salvano parzialmente gli interpreti, in particolare quelli femminili, che tendono a dominare la scena: Danai Gurira rifà sostanzialmente il personaggio di Michonne di THe Walking Dead, solo più marziale, Letitia Wright è una Q in versione sorellina rompiscatole, e Lupita Nyong’o frastorna lo spettatore con la sua bellezza sconcertante, rendendolo per un attimo insensibile alle molte magagne del film.

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Niente male! / 26 Aprile 2018 in Black Panther

Come film preparativo a in nuovo personaggio, il film è molto interessante e dà ottimi spunti per il prossimo sequel, ma anche per l’intero universo cinematico a cui sonoegati tutti personaggi!
E il prossimo film sarà Avengers – Infinity War e questo introduce un personaggio curioso, che di sicuro avrà un ruolo rilevante.
Ottimo l’inseguomento in auto!!!
Un bel 7,5… ci sta!

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