L’Hellraiser turco / 11 Giugno 2020 in Baskin

Buon horror turco, originale, e molto sopra la media di prodotti similari a basso budget e con attori sconosciuti, cosi come il suo regista, che pare sia stato scoperto e lanciato da Eli Roth, il regista di Hostel.
Senza mostrare troppi particolari della trama, aggiungo solo che un gruppo di poliziotti, arroganti, lerci e fascistoidi, vengono chiamati per soccorrere alcuni colleghi, spariti in un vecchio posto di polizia vecchio e dismesso, diventato la porta di un inferno fatto di sette sataniche, torture, violenze carnali, macellerie varie e quanto di piu’ truculento si possa immaginare.
Particolare l’ambientazione tetra e la fotografia con la sua elaborazione tecnica che avvolge lo spettatore nel suo viaggio onirico, dove la realta’ si confonde nel surreale.
Surreale come il “cattivo” del film, rappresentante del male, aborto della natura e caratteristico nei tratti somatici, impersonati da un umanoide che nelle sue fattezze aggiunge alla riuscita del film un altro punto a favore.

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