Assassini nati - Natural Born Killers

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Assassini nati - Natural Born Killers

Mickey e Mallory Knox seminano morte in giro per gli Stati Uniti, uccidendo per il gusto di farlo. Complice il distorto uso dell'informazione da parte dei media, i due serial killer diventeranno dei veri e propri idoli delle folle.
Anonimo ha scritto questa trama

Titolo Originale: Natural Born Killers
Attori principali: Woody Harrelson, Juliette Lewis, Robert Downey Jr., Tommy Lee Jones, Tom Sizemore, Rodney Dangerfield, Edie McClurg, Jared Harris, Russell Means, Maria Pitillo, Sean Stone, Everett Quinton, O-Lan Jones, Pruitt Taylor Vince, Steven Wright, Lanny Flaherty, Richard Lineback, Kirk Baltz, Ed White, Terrylene, Josh Richman, Melinda Renna, Dale Dye, Edward Conna, Evan Handler, Matthew Faber, Jamie Harrold, Saemi Nakamura, Keiko Seiko, Salvator Xuereb, Natalie Karp, Emmanuel Xuereb, Balthazar Getty, Phil Neilson, Red West, Jeremiah Bitsui, Lorraine Farris, Glen Chin, Peter Crombie, John M. Watson Sr., Joe Grifasi, Douglas Crosby, Carl Ciarfalio, Marshall Bell, Jim Carrane, Robert Swan, Louis Lombardi, Paul Dillon, David Pasquesi, James Gammon, Arliss Howard, Mark Harmon, Cory Everson, Corinna Laszlo, Mostra tutti

Regia: Oliver Stone
Sceneggiatura/Autore: David Veloz, Richard Rutowski, Oliver Stone
Colonna sonora: Brent Lewis
Fotografia: Robert Richardson
Costumi: Richard Hornung
Produttore: Jane Hamsher, Don Murphy, Clayton Townsend, Arnon Milchan
Produzione: Usa
Genere: Azione, Commedia, Poliziesco
Durata: 118 minuti

Dove vedere in streaming Assassini nati - Natural Born Killers

nbk / 29 Gennaio 2020 in Assassini nati - Natural Born Killers

onestamente non mi è piaciuto, l’ho trovato davvero un film pessimo. Ha troppe pretese, finisce per essere fin troppo bacchettone nel suo intento finale. E poi non mi è piaciuto il voler a tutti i costi sembrare Tarantino nel suo essere grottesco, cosa che assolutamente non riesce a fare.

Montaggio al peyote / 10 Marzo 2017 in Assassini nati - Natural Born Killers

Aggiungo un altro tassello alla serie “recuperi eccellenti”, quei film che per un motivo o per l’altro (se non per caso) non avevo ancora mai visto. Mamma mia quanta roba, questo Natural Born Killers! Resto basito dal fatto che agli Oscar non se lo sono filato manco di striscio, leggo che a Venezia lasciò la platea (comprensibilmente) di sasso. Oliver Stone è un regista generalmente poco considerato, autore del controverso U.S.A. – La Storia mai raccontata oltre che di una lunga sequela di cult dal profilo sempre aguzzo, una filmografia mai ruffiana.
Qui gli elementi per decretare il rango di Capolavoro sono tantissimi; direi soprattutto e innanzitutto il mirabolante montaggio, contrassegnato da uno scorrere impazzito dei formati più diversi, un intricato luna park di orrore, follia e colore, quasi una violenta riedizione “al peyote” del montaggio delle attrazioni ejzensteiniano. Poi c’è una colonna sonora indovinatissima – dalla voce profonda di Cohen alle schitarrate dei RATM passando per gli archi di Musorgskij – la fotografia allucinata di Robert Richardson (uno dei tanti punti in comune con Tarantino, che peraltro è autore del soggetto) e ovviamente le grandiose interpretazioni. Woody Harrelson è pazzesco, Juliette Lewis è una indimenticabile, schizofrenica bloody girl (che Harley Quinn… ma ciaone proprio), eccezionali anche Tom Sizemore nei panni del sick detective, Robert Downey jr. in quelli del giornalista fuori di testa (questa sua prova mi fa cambiare idea sulle sue capacità, semplicemente ora è annacquato dal divismo cinecomic, ma è stato anche un grande attore) e soprattutto l’immenso Tommy Lee Jones, caricaturale direttore del carcere, irresistibile mix tra una maschera da cartoon giappo e una sorta di Jim Carrey indemoniato.
Certi film sono nati per scioccare e fanno ovviamente i conti con la censura. I ragazzi intervistati fuori dal carcere (tra le tante cose, questo film inserisce anche il mockumentary) inneggiano ai criminali; un cartello dice: Murder me, Mickey!, rivelando tutta l’assurda atavica fascinazione dell’orrore e della violenza oltre che l’apatico senso di autodistruzione e odio sociale che genera, mitizzandoli, i peggiori mostri. Cinematograficamente possiamo anche aggiungere che una giostra dell’orrore, quando è fatta bene, val bene un giro.

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Natural Born Killers / 12 Agosto 2015 in Assassini nati - Natural Born Killers

Uno dei film più violenti degli anni novanta, e insieme anche uno di quelli stilisticamente più interessanti.
Oliver Stone – in una veste piuttosto insolita – parte da un soggetto del Quentin Tarantino degli esordi, ricavandone una sceneggiatura per la quale i due sarebbero addirittura giunti allo scontro fisico, a causa dello stravolgimento che il regista attuò nei confronti della storia originaria.
Per Natural Born Killers Tarantino aveva pensato a qualcosa di molto più simile (almeno come struttura) a quello che diventerà Pulp Fiction (usciti entrambi nel 1994). Stone decise di farne una pellicola incentrata sul rapporto tra violenza e mass media, che critica pesantemente nel loro ruolo di cinici diffusori di fatti cruenti al solo scopo di far crescere l’audience.
La violenza viene rappresentata in modo esplicito e spesso disturbante in quello che il regista dichiarò essere un intento satirico, che tuttavia non si coglie appieno.
Il paradosso che si porta dietro questa pellicola è che pur denunciando la violenza ha dato adito alla stessa, se è vero che diversi criminali (tra cui i due giovani che compirono il massacro alla Columbine High School) si ispirarono a questo film (o trovarono in esso uno spunto) per compiere delle efferatezze.
Del resto, in film di questo genere – che partono con l’intento di denunciare la violenza e finiscono per esaltarla (almeno agli occhi delle menti più deboli) – il rischio di un travisamento del messaggio è sempre dietro l’angolo.
Questo aspetto, forse l’unico biasimevole del film, è compensato dalla grande originalità della pellicola: inquadrature oblique, volti deformati come da specchi, alternanza di bianco e nero sgranato e colori sgargianti, inserti di fumetto (che potranno vantare numerose emulazioni), l’infanzia dei protagonisti richiamata nello stile di una sit-com, con tanto di risate di sottofondo ad esaltare uno humour totalmente politically incorrect (quello di un clima familiare dominato dalle violenze e dall’incesto).
In generale una fotografia psichedelica e un ritmo indiavolato, con un montaggio incredibilmente dinamico, che si spinge fino all’estremo dell’introduzione di fotogrammi che si pongono ai limiti del subliminale.
Un modo per rappresentare la follia dei due protagonisti, la loro totale alienazione mentale, risucchiati in una spirale di violenza fine a se stessa, spesso esaltati dall’assunzione di stupefacenti.
Uno stile per certi versi televisivo, da videoclip, insolito nel mondo del cinema ma a mio parere azzeccatissimo.
A coronamento di ciò, una grandiosa colonna sonora, sempre adeguata al ritmo dell’azione, tra cui spicca la Sweet Jane dei Cowboy Junkies (notevole cover lenta della canzone dei Velvet Underground).
Ma un tassello fondamentale della riuscita di questo film è dato dall’interpretazione pressoché perfetta di tutti e cinque i personaggi principali:
– i due protagonisti, la coppia criminale Mallory e Mickey Knox, con una Juliette Lewis perfettamente calata nella parte e un Woody Harrelson inquietantemente a suo agio nel ruolo del serial killer psicopatico (suo padre fu realmente un assassino, e Stone pare che lo scelse perché vide in lui qualcosa di geneticamente violento);
– Wayne Gale, l’anchorman che permette al regista di criticare il cinismo dei mass media, interpretato da un Robert Downey Jr. che fornisce un’interpretazione in crescendo, anche se probabilmente quella meno convincente tra i cinque;
– il detective Scagnetti di Tom Sizemore, anch’egli sufficientemente squilibrato e criminale, pur nella sua veste di rappresentante della legge, è un personaggio estremamente godibile, anche se non quanto il direttore del carcere McClusky, un Tommy Lee Jones totalmente sopra le righe in un ruolo ironicamente molto riuscito.

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La critica di Stone ai media / 21 Maggio 2015 in Assassini nati - Natural Born Killers

Film disturbante, allucinante, pulp, volgare, critico, schizofrenico… in pratica un film che mi sono goduto come un matto !!!
Meglio che Tarantino abbia litigato ( si dice che siano arrivati persino alle mani ) per via dei cambiamenti nella sua sceneggiatura ed abbia lasciato la maggior parte della direzione ad Oliver Stone, che ne crea un film critico verso i mass media che glorificano la violenza.
Belle le inquadrature che non sono quasi mai lineari, colpisce all’occhio anche la fotografia si passa dal normale inquadratura al bianco e nero fino ad arrivare al totale verde e rosso.
In particolar modo sono il verde e il rosso a tornare con maggiore frequenza e rispecchiano due situazioni diverse; il verde rappresenta la paura, tensione, inquietudine e la follia, il rosso invece il sangue, passione, violenza e tentazione.
Le interpretazioni sono eccellenti spiccano su tutte Woody Harrelson e Juliette Lewis ( Mickey e Mallory ) si calano divinamente nella coppia dei due assassini follemente innamorati, ma ingiusto non citare anche Robert Downey Jr. ( Wayne Gale ) e Tommy Lee Jones ( il guardiano del carcere ) sopratutto quest’ultimo nella parte finale ruba la scena agli altri attori con un interpretazione folle e divertente.
Impossibile non citare anche la colonna sonora, in particolar modo Leonard Cohen che con la sue canzoni trasmettano un atmosfera folle ed inquietante come il film stesso.
Ci sarebbe anche da aggiungere le critiche ( ingiuste ) per cui questo film ispira a compiere omicidi ed azioni violente… ma lascio dicendo che chi lo pensa non ha capito il senso del film e che dopo averlo visto mica esce Mickey dallo schermo e ti dà il suo fucile a pompa.

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29 Maggio 2013 in Assassini nati - Natural Born Killers

Onestamente non capisco perché Tarantino abbia fatto tanto lo sdegnato, abbia sbattuto i piedini per terra ed abbia tirato un ca**otto al povero Oliver Stone.
Questo film è assolutamente il top, PER ME, quindi dieci stelle mi sembrano il minimo. L’ho praticamente adorato dall’inizio alla fine, ogni singola cosa, assolutamente perfetto.
La caratterizzazione dei personaggi è sublime, gli attori sono favolosi ed ho apprezzato particolarmente il giovane Robert Downey jr., assolutamente in character.
La fotografia è qualcosa di impossibile da descrivere, così come il montaggio. E’ un film psichedelico, caotico, assurdo ed in perfetta linea con la storia che vuole narrare e con la critica che vuole fare.
A differenza di molti, trovo che, sì, Stone abbia assolutamente centrato l’obiettivo. E’ questo il modo giusto di fare critica, è questo il modo giusto di combattere la violenza: mostrandola nuda e cruda, reale.
Il messaggio arriva chiaro, violento, quindi non trovo alcunché fuori luogo, men che meno l’utilizzo continuo della violenza. Alla fine il regista critica i media, gli attribuisce quasi carattere demoniaco, li descrive infami e perversi più degli stessi “natural born killers” e, cavolo, io sono pienamente d’accordo, quindi non posso che supportare ed amare questa pellicola.
Forse mi sto prodigando troppo in complimenti, ma quando qualcosa mi entusiasma tendo sempre ad esaltarmi. Ero scettica riguardo questo film (date le ultime creazioni di Stone) ma mi sono del tutto ricreduta, e devo ammettere che mi stupisce quasi sia un film suo, trovo che con il tempo il suo stile sia molto cambiato.
Comunque, per me è un cult, assolutamente da vedere.

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