Amityville Possession
/ 19825.633 votiIl film si ispira a fatti realmente accaduti. I coniugi Montelli e i figli si trasferiscono in una bella villetta ad Amityville, Long Island. Subito dopo il loro arrivo, però, iniziano a verificarsi fenomeni spaventosi. Avendo intuito che possa trattarsi di influenze demoniache, la signora Montelli chiama un sacerdote, Padre Adamsky.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Amityville II: The Possession
Attori principali: James Olson, Burt Young, Rutanya Alda, Jack Magner, Andrew Prine, Diane Franklin, Moses Gunn, Ted Ross, Erika Katz, Brent Katz, Leonardo Cimino, Danny Aiello III, Gilbert Stafford, Petra Leah, Alan Dellay, Martin Donegan, John Ring, Peter Radon, Lawrence Bolen, Tony Boschetti, John Clohessy, Hollis Granville, Frank Patton III, Kim H. Ornitz, Lindsay Hill, Rudy Jones, Todd Jamie, Ken Smith, Anita Keal, Sondra Lee, Alice Playten, Mostra tutti
Regia: Damiano Damiani
Sceneggiatura/Autore: Tommy Lee Wallace, Dardano Sacchetti
Colonna sonora: Lalo Schifrin
Fotografia: Franco Di Giacomo
Costumi: Bill Kellard
Produttore: Stephen R. Greenwald, Bernard Williams, Ira N. Smith, Dino De Laurentiis, Dino De Laurentiis
Produzione: Messico, Usa
Genere: Thriller, Horror
Durata: 104 minuti
Dove vedere in streaming Amityville Possession
Nel 1979, in risposta al libro di Jay Anson sulle vicende lei Lutz (che venne riproposto nel primo “Amityville Horror”), Hans Holzer scrisse “Murder in Amityville”, dove raccontava (in maniera pessima e inventandosi un sacco di particolari) la storia dei DeFeo e il perché Ronald fu preso dalla sua follia omicida.
Cambiando nomi e passando dalla vendetta ‘da cimitero indiano violato’ alla più tranquilla (e redditizia, cinematograficamente parlando) possessione diabolica, con esorcismo allegato, Damiani confeziona un film dalle atmosfere tipicamente horror americano anni ’80, con splatter quanto basta, urla e litigi, effetti speciali e inquadrature ardite ma un filo imbarazzanti.
Il capostipite della saga non era tanto meglio, ma aveva il vantaggio di essere il primo. Il secondo capitolo non aggiunge o spiega nulla, riuscendo solo a rendersi imbarazzante.
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Preferisco di gran lunga Amityville Horror la versione recente. Questo non so se è perché e stato fatto nel ’82, ma e abbastanza penoso.
Sequel mediocre targato Italia, il regista Damiano Damiani, maestro del cinema nostrano(ha creato il genere poliziesco all’italiana) fallisce completamente nel tentativo di riproporre un genere a lui non appropriato, l’horror di stampo americano, un film che, nonostante il buon cast, risulta alla fine noioso, soprattutto a causa di un montaggio che definire infelice è un eufemismo(ci sono continui cambi di scena che spezzano l’azione e la conseguente tensione) e, cosa ancor più sconvolgente, trasforma quello che era un horror dalle atmosfere cupe e gotiche in una brutta copia de “L’esorcista”, con tanto di prete e di classiche manifestazioni demoniache.
Ottimi gli effetti speciali di Caglione, peccato che si perdano in un mare di noia e di situazioni già viste e riviste.
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