1921, Russia post-rivoluzionaria. Trascinato dalla sua fervida immaginazione, l'ingegnere Los progetta un razzo per andare su Marte, che si prefigura governato dalla regina Aelita, che lo osserva con un potente telescopio ed è innamorata di lui. Il viaggio interplanetario si rende necessario, quando Los spara un colpo di pistola alla moglie, credendo di essere tradito. Tratto dal romanzo omonimo del 1922 di Aleksej N . Tolstoj.
mandelbrot ha scritto questa trama
Titolo Originale: Аэлита
Attori principali: Yuliya Solntseva, Igor Ilyinsky, Nikolai Tsereteli, Nikolai Tsereteli, Nikolai Batalov, Vera Orlova, Valentina Kuindzhi, Pavel Pol, Konstantin Eggert, Yuri Zavadsky, Aleksandra Peregonets, Iosif Tolchanov, N. Tretyakova, Sofya Levitina, Varvara Massalitinova, Mikhail Zharov, Vladimir Uralskiy, Ivan Chuvelyov, Vera Drutskaya, Galina Kravchenko, Viktor Latyshevskiy, Elena Lenskaya, Leonid Obolensky, Naum Rogozhin, Lev Tumanov, G.K. Volkonskaya, Mostra tutti
Regia: Yakov Protazanov
Sceneggiatura/Autore: Aleksei Fajko, Fyodor Otsep
Colonna sonora: Galeshka Moravioff
Fotografia: Emil Schünemann, Yuri Zhelyabuzhsky
Costumi: Alexandra Exter
Produzione: Russia
Genere: Drammatico, Azione, Fantascienza, Fantasy
Durata: 111 minuti
Dove vedere in streaming Aelita
Aelita è il primo film di fantascienza della storia. Tratto da un romanzo di Tolstoj (non il più famoso Lev, ma Aleksej Nikolaevič) narra del viaggio di due sovietici su Marte. Qui Aelita, abitante di Marte, farà innamorare Los, mentre l’altro russo Gusev, soldato che partecipò alla Rivoluzione d’Ottobre, cerca di rovesciare il potere tirannico del pianeta.
Al di là dei chiari intenti propagandistici, la bellezza del film sta nelle scenografie, nei costumi e nel trucco degli attori. In pieno periodo costruttivista l’artista non è più chudožnik (ovvero artista che si pone al di sopra in quanto trammite), ma diventa master, cioè artigiano. E infatti il tutto è realizzato materialmente da artisti come la Stepanova (compagna di Rodčenko) celebri per i loro manifesti sovietici, le foto a Majakovskij, Brik etc. e le locandine di film come quelli di Ejzenštejn. Chiaramente le forme sono quelle geometriche e squadrate tipiche di una tendenza che si poteva intuire fin dai quadri di Malevič di un periodo leggermente precedente.
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