Boiling Point

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Boiling Point

Dopo che il loro allenatore di baseball è stato picchiato da alcuni membri del clan yakuza a cui l'uomo è stato legato per lungo tempo, due ragazzi decidono di recarsi a Okinawa per comprare una pistola e consegnarla al coach affinché possa vendicarsi come desidera. I due entrano in contatto con un delinquente psicopatico che, a sua volta, è invischiato in loschi guai con un altro clan malavitoso.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: 3-4X10月
Attori principali: Yûrei Yanagi, Yuriko Ishida, Takeshi Kitano, Guadalcanal Taka, Dankan, Makoto Ashikawa, Hisashi Igawa, Johnny Ohkura, Eri Fuse, Katsuo Tokashiki, Hitoshi Ozawa, Rasshâ Itamae, Tsumami Edamame, Bannai Matsuo, Rakkyo Ide, Meijin Serizawa, Kengakusha Akiyama, Naoko Shinohara, Etsushi Toyokawa, Kenji Shiiya, Makoto Tsugawa, Shinobu Tsuruta, Naotaka Hanai, Fumizou Tachibanaya, Jennifer Baer, Ronnie Santana, Bengal, Shû Minagawa, Mostra tutti

Regia: Takeshi Kitano
Sceneggiatura/Autore: Takeshi Kitano
Fotografia: Katsumi Yanagijima
Produttore: Hisao Nabeshima, Kazuyoshi Okuyama
Produzione: Giappone
Genere: Orientale, Azione, Commedia, Poliziesco
Durata: 96 minuti

Dove vedere in streaming Boiling Point

I prodromi della filosofia cinematografica di Kitano / 19 Marzo 2016 in Boiling Point

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

(Sei stelline e mezza)

Benché, a mio parere, per via di un’eccessiva frammentarietà, sia in qualche modo meno compiuto del suo esordio alla regia (Violent Cop), Boiling Point possiede evidentemente in nuce molte delle caratteristiche tipiche del cinema di Kitano: la linearità e l’essenzialità della messinscena, l’atmosfera grottesca delle situazioni, l’esplosione improvvisa di una violenza sempre estetizzata .

Lascia interdetti il desiderio di vendetta di Masaki, il protagonista silenzioso: la sua affezione alla causa non sembra avere fondamenta e sviluppi espliciti (eppure, la scena conclusiva del film è davvero inaspettata e affascinante: il vaso è colmo, la misura è piena, l’aria è satura, il punto di ebollizione -per l’appunto- è stato raggiunto).
Nonostante questa incompletezza di fondo, accidenti, il film gira, funziona e non manca di lasciare addosso perfino una certa tristezza: come riassume il flashback finale, infatti, tutto inizia per via di una partita amatoriale di baseball terminata un po’ più tardi del previsto, un episodio che, visto a posteriori, permette di tirare definitivamente le fila della vicenda, esaltando la (quasi) logica consequenzialità dei singoli quadri narrativi.

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Buona la seconda / 6 Luglio 2014 in Boiling Point

La seconda pellicola da regista di Takeshi Kitano si presenta, come il suo precedente Violent Cop, un crime movie ben orchestrato. Stavolta, a prendere in mano le redini della vicenda è Masaki, un comune ragazzo con la passione per il baseball che viene sbattuto dal caso nell’intricato e pericoloso universo degli yakuza.
Anche qui la violenza, trattata sempre con una certa grazia, esplode in maniera progressiva e quasi imprevedibile. Si inserisce nella quotidianità e nelle vite dei personaggi, lasciando segni profondi e marcati.
E’ bello poi vedere Kitano che abbandona i panni del poliziotto violento per vestire (molto bene) quelli dello yakuza psicopatico.

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